Si è svolta a Milano l’Assemblea Generale dei Soci del Consorzio Gorgonzola DOP: il Gorgonzola DOP cresce ed è amato in tutto il mondo, ma per i produttori le incognite non mancano
Antonio Auricchio, Presidente del Consorzio Gorgonzola Dop: “Tra costi energetici altissimi, il prezzo del latte cresciuto del 12-13% rispetto allo scorso anno e il clima di incertezza provocato da un’assurda guerra commerciale, c’è preoccupazione per il futuro, ma non cederemo mai sulla qualità!”.
Antonio Auricchio: “Chiediamo alla politica e all’ICE di supportarci. Al Fancy Food di New York parlerò con l’ambasciatrice perché la politica dei dazi non sta in piedi”.
- Produzione 2025 (al 30/4): +1%
- Consumi nazionali 2024: +2,4%
- Export 2025 (a febbraio): -1,4%
Si è svolta il 23 maggio all’Hotel Westin Palace di Milano l’Assemblea Generale dei Soci del Consorzio Gorgonzola Dop, l’incontro annuale in cui si riuniscono le 37 aziende consorziate per fare il punto sulla produzione del formaggio Gorgonzola Dop.
Sono intervenuti il Presidente del Consorzio Gorgonzola Antonio Auricchio, il consulente scientifico del Consorzio Prof. Erasmo Neviani e i medici e content creator del collettivo HEIMI Salute e Nutrizione, oltre a ospiti e personalità delle istituzioni, moderati da Francesca Romana Barberini.
A fare gli onori di casa il Presidente Antonio Auricchio che ha presentato in apertura gli incoraggianti dati del 2024 e dell’inizio di quest’anno. “Il 2024 è stato un anno record – dichiara Auricchio – con oltre 5 milioni 277mila forme prodotte, il dato più alto di sempre, e anche l’andamento di quest’anno è positivo: al 30 aprile la produzione di Gorgonzola Dop si è attestata su 1.790.600 forme – circa 15mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – con una crescita di poco meno dell’1%”. Auricchio sottolinea l’impegno delle aziende produttrici, ma non ignora le incognite e il contesto non facile con cui si è aperto il 2025: “Tra costi energetici che continuano ad essere altissimi, il prezzo del latte che è cresciuto del 12-13% rispetto allo scorso anno e il clima di incertezza provocato dalla guerra commerciale c’è preoccupazione per il futuro. Al prossimo Summer Fancy Food, che si terrà a giugno a New York, parlerò con l’ambasciatrice perché Trump deve capire che la sua politica commerciale penalizza anche i suoi concittadini ed è un’operazione che dal punto di vista economico non sta in piedi”. Tornando ai dati 2024 si registra la crescita, ma così alta, del Gorgonzola Dop piccante (+20,34%) mentre cala la produzione di Gorgonzola di tipo BIO (-7,81% rispetto al 2023).
Il Presidente ha poi dato spazio agli ospiti istituzionali tra cui il Ministro dell’Agricoltura, delle Foreste e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida che ha sottolineato, nel videomessaggio fatto pervenire all’Assemblea, come “l’export dell’agroalimentare italiano abbia raggiunto quota 70 miliardi grazie all’impegno, alla capacità e agli investimenti degli imprenditori che il Ministero intende sostenere anche con la battaglia contro il Nutriscore e con la promozione della Cucina Italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO la cui votazione è prevista in India il prossimo dicembre”.
Gli ha fatto eco Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia sottolineando come “l’attività del Consorzio Gorgonzola e del Presidente Auricchio sia un presidio di qualità capace di coniugare sostenibilità, competitività e autenticità”.
IL GORGONZOLA NEL QUADRO DELLA DOP ECONOMY
La cosiddetta DOP Economy è un settore centrale del Made in Italy enogastronomico, in continua crescita, di cui l’Italia è leader mondiale con i suoi 55 formaggi Dop (+5,3% in valore). In questo contesto, il Gorgonzola si posiziona subito dopo Grana Padano e Parmigiano Reggiano tra i formaggi a latte vaccino per importanza (fonte Ismea –Qualivita 2023).
Il formaggio Gorgonzola Dop è un’eccellenza millenaria nata nell’omonima cittadina di Gorgonzola, in provincia di Milano, intorno all’anno 1000, oggi prodotta in 15 province a cavallo tra Lombardia e Piemonte. I dati produttivi 2024 rivelano che in Piemonte sono state prodotte 3.822.245 forme (+1,73% sul 2023) e in Lombardia 1.455.476 (+2,36%). In particolare in Piemonte, il Gorgonzola è il prodotto Dop leader tra le 24 filiere food certificate regionali, esclusi quindi i vini, mentre in Lombardia è la quarta denominazione per valore tra le 34 filiere cibo certificate (fonte Ismea –Qualivita 2023).
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, interviene in video: “Il Piemonte ringrazia gli imprenditori e la loro capacità di trasformare la materia prima, nonostante incognite e difficoltà attuali, per dare al mondo un prodotto con alti valori di qualità e unicità”. Rimanendo in Piemonte, la città di Novara, sede del Consorzio dal 1970 e maggiore produttore di Gorgonzola, è stata insignita dall’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio) del titolo di “Città del Formaggio 2025”. Il Sindaco Alessandro Canelli dal palco: “Novara è la patria del Gorgonzola Dop, uno dei formaggi più buoni e in continua crescita, capace di dare identità e occupazione al territorio”. Interviene anche Piercarlo Adami, Presidente ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatore Formaggi) ringraziando il Sindaco e sottolineando la stretta collaborazione con il Consorzio anche per formare i nuovi assaggiatori.
CONSUMI INTERNI ED EXPORT
Il 2024 si chiude in positivo anche per i consumi nazionali: +2,4% grazie a 400.000 famiglie in più (fonte YouGov). Le famiglie che mostrano la maggiore concentrazione e i più alti livelli di acquisto medio, sono principalmente di classe socio-economica alta o medio-alta, con 2 componenti e RA (responsabile acquisto) di 55 anni o più e senza figli. Si confermano sopra la media gli acquirenti del Nord, soprattutto Nord Ovest, dove si registrano anche le maggiori quantità acquistate. Nei canali d’acquisto, il Supermercato genera il 54,9% dei volumi e il 55,5% del valore; secondo canale di vendita il discount (vol. 21%; val. 18,7%) e in crescita il “tradizionale specializzato” (vol.2,4%; val. 2,8%). La modalità di acquisto in peso variabile al banco rappresenta oltre il 61% dei volumi.
Nel 2024 l’export di Gorgonzola è cresciuto del 4,8%, per un totale di 26.188 tons esportate di cui 22.601 tons intra-UE (+5,4%) e le restanti extra-EU (+0,8%). Germania e Francia, con oltre 11,7k tons di formaggio esportato, sono i primi Paesi per importanza, seguiti da Spagna, Olanda, Polonia.
In totale sono 87 gli Stati nel mondo dove nel 2024 si è consumato il Gorgonzola. Fanno invece registrare una leggera flessione (-1,4%) i dati export dei primi due mesi del 2025. Sul tema Auricchio ha le idee chiare: “Abbiamo bisogno della politica e dell’ICE per far crescere questi numeri. Da parte nostra è ben chiaro che non dobbiamo retrocedere di un millimetro sull’altissima qualità che è il nostro tratto distintivo.”. Fabio Leonardi, vice presidente del Consorzio, evidenzia il ruolo che possono avere i nuovi mercati ancora da esplorare e sottolinea come le aziende produttrici di Gorgonzola negli ultimi 30 anni sono state capaci di innovare e far crescere la produzione mantenendo inalterata la tradizionalità di una ricetta millenaria. All’Assemblea arrivano i saluti anche di Chiara Gelmini, prima vice presidente donna del Consorzio, che conferma l’impegno prioritario per la qualità.
VIGILANZA E TUTELA DELLA DOP
In Assemblea si è fatto il punto anche su temi fondamentali per il Consorzio come l’attività di vigilanza e la tutela della Dop Gorgonzola. Nel 2024 sono state effettuate 152 visite ispettive di vigilanza sulle aziende produttrici di prodotti trasformati, in continuo aumento, che utilizzano il formaggio Gorgonzola come ingrediente principale (d.lgs 297/04). In collaborazione con il servizio Ispettorato Centrale Qualità Repressione Frodi Nord Ovest, sono state, inoltre, effettuate, 444 campionature di formaggio Gorgonzola in punti vendita tradizionali, mercati rionali e GDO delle Regioni Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna che hanno portato a 111 verbali di prelievo, finalizzati ai controlli analitici prescritti dal Disciplinare di produzione. A questo riguardo il Gen. Daniel Melis, Comandante Carabinieri Tutela Agroalimentare ha sottolineato dal palco che “l’Arma ha un assetto specialistico a garanzia dei consumatori, oggi sempre più informati e attenti, grazie a una catena di controlli severi. Con il Consorzio e Assolatte collaboriamo anche per formare i giovani carabinieri a cui spetta il delicato compito di intervenire sul territorio”. Secondo il Presidente Auricchio l’attività di controllo dei Carabinieri è uno sprone anche per gli imprenditori a produrre con sempre maggiore cura e attenzione.
Il formaggio Gorgonzola Dop è un prodotto ben distinto nel comparto lattiero caseario italiano e proprio la sua marcata caratterizzazione genera azioni di usurpazione e imitazione, fenomeno conosciuto come Italian Sounding. Anche nel 2024 il Consorzio ha destinato ingenti risorse all’attività di registrazione del marchio consortile e dell’indicazione geografica “Gorgonzola” in tutto il mondo (ad oggi sono 96 i Paesi in cui il marchio è registrato) al fine di tutelare il prodotto dalle imitazioni e di garantire il consumatore che deve esser certo di trovarsi davanti a un prodotto che rispetta un preciso disciplinare di produzione, il legame con il suo territorio e severi controlli che ne garantiscono sicurezza e qualità. Nel 2024 sono state 102 le richieste di registrazione effettuate tutto il mondo, procedure che hanno richiesto un esame di valutazione da parte del Consorzio.
Francesca Romana Barberini apre la seconda parte del talk dedicata agli aspetti nutrizionali del Gorgonzola Dop chiamando sul palco il consulente scientifico del Consorzio, Prof. Erasmo Neviani, insieme a Gianluca Baroni (medico e creator), Alice Caimi (Assistente sociale e Creator) e Camilla Caimi (Medico e Creator) del collettivo Heimi Salute e Nutrizione, tutti chiamati a dare il loro contributo sulle parole chiave che meglio definiscono il Gorgonzola: “Gustoso”, “Intrigante”, “Irresistibile”, “Stuzzicante” e “Senza Lattosio”.
Il Prof. Neviani, anche Presidente del Comitato italiano FIL-IDF (International Dairy Federation organizzazione no-profit con sede a Bruxelles) si occupa dei progetti dedicati alla qualità e alla sicurezza alimentare legata al consumo di Gorgonzola Dop: “La prima cosa da dire è che il Gorgonzola è un prodotto sicuro e questo si deve alle aziende consorziate che hanno sempre affrontato di petto anche le criticità. Ad esempio la pastorizzazione è stata inserita nel Disciplinare per espressa volontà del Consorzio ed è una scelta che oggi paga visti i problemi odierni che stanno affrontando i prodotti a latte crudo”.
I divulgatori del collettivo Heimi, seguitissimi sui social grazie ad uno stile di comunicazione chiaro, veloce e diretto, sottolineano come “il sapore nasce dall’unione tra il gusto e gli altri sensi, come vista, olfatto. Quest’ultimo, in particolare, grazie all’acido valerianico, una molecola volatile che ricorda i feromoni presenti nell’odore del partner, contribuisce a rendere il Gorgonzola intrigante, quasi afrodiasiaco!”. Il Gorgonzola è anche un mood-food, lo dice la scienza. Il triptofano agisce, infatti, sui recettori presenti nel cervello trasmettendo calma e serenità e migliorando, quindi, l’umore. Sempre secondo Heimi, alle muffe “buone” del Gorgonzola si deve il suo tipico sapore stuzzicante e anche la sua alta digeribilità, mentre grazie alla fermentazione dei batteri lattici il Gorgonzola è naturalmente privo di lattosio e può essere quindi consumato anche da chi è intollerante (<0.1 g/100g. Contiene galattosio).
Al termine dell’incontro tutti invitati in terrazza per una degustazione a base di Gorgonzola Dop Dolce e Piccante e non solo.