Dazi: Filippi (Toscano IGP), tariffa 20% un ostacolo ma non detto che ridurrà i consumi del primo olio italiano IG in USA. Cauto il Consorzio di Tutela: olio IGP è un prodotto premium. Gli Usa valgono 40% esportazioni.

L’olio Toscano IGP non ha concorrenti sul mercato USA: è l’extravergine IG più richiesto dai consumatori americani che per averlo sono disposti a pagare un prezzo molto superiore rispetto agli altri prodotti stranieri e nazionali perché collegato ad una catena di valori come la qualità, la trasparenza, la territorialità, l’identità che sono elementi di autenticità e toscanità. L’unico modo di essere certi di poter condire un piatto o semplicemente gustarsi una bruschetta con olio toscano è quello di acquistare il Toscano IGP.

È un prodotto premium: l’aumento del prezzo non dovrebbe portare ad una riduzione automatica dei consumi anche se andrà messa in conto. Dobbiamo essere anche realistici. Siamo in una terra inesplorata”: a dirlo è Fabrizio Filippi, Presidente Consorzio di Tutela dell’olio Toscano IGP, il principale attore del mercato olivicolo IG d’Italia che concorre da solo al 15% degli oltre 190 milioni di euro generati dall’impatto economico delle 32 produzioni olivicole nazionali certificate.

Il mercato a stelle e strisce è un mercato fondamentale per il Toscano IGP che assorbe da solo il 40% delle esportazioni, poco meno di 20 milioni di euro. “Dalla Toscana partono verso gli scaffali dei canali di vendita americani oltre 2 milioni di bottiglie all’anno. E’ un mercato importante anche dal punto di vista dei volumi. – spiega ancora il Presidente Filippi – In questo momento dobbiamo essere cauti, non cadere nella tentazione di una reazione per riflesso e lasciare spazio alla diplomazia. I dazi non fanno bene a nessuno, né all’Europa, né all’America. Detto questo è chiaro  che c’è disorientamento, anche tra gli stessi produttori, che vivono una fase di incertezza”.

Il Consorzio di Tutela dell’olio Toscano IGP è invece preoccupato per l’atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti delle IG europee rendendo sempre più complicato e difficile l’accesso delle produzioni a marchio DOP e IGP. Una contromossa da parte degli Stati Uniti per rispondere al regolamento europeo 2024/1143 che pone paletti all’ingresso al mercato dell’UE per i titolari di marchi e i produttori statunitensi.

“I produttori agricoli italiani sono i primi a chiedere reciprocità negli scambi commerciali per impedire l’ingresso sul mercato di prodotti di bassa qualità, a prezzi stracciati, realizzati con standard ambientali, sociali e di sicurezza, molto inferiore ai nostri. – spiega ancora il Presidente del Consorzio di Tutela –  La reciprocità non dovrebbe essere solo una questione di bilancia commerciale, io esporto tot e tu importi tot, ma dovrebbe essere uno strumento per alzare l’asticella della competitività e della qualità. Non il contrario”.

Fonte: Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP