La spesa alimentare italiana vale 11,4 miliardi, lo studio è dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che ha individuato 26.411 prodotti. DOP cresciute in valore (+3,5%) e volume (+2,1%).
E’ in atto un nuovo fenomeno; scaffali di supermercati e ipermercati sempre meno “italiani”. Nell’arco di 12 mesi è diminuita del 2% l’offerta di prodotti alimentari confezionati che sull’etichetta richiamano la loro identità italiana o regionale. E sono calati vieppiù i volumi venduti (-2%) mentre il giro d’affari è salito di +2,1%, avvicinandosi agli 11,4 miliardi di euro. Il che tra le altre cose significa che sono aumentati i prezzi. Lo svela l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che ha individuato 26.411 prodotti – tra le oltre 138mila referenze analizzate – sulle cui etichette compare un claim, un’immagine o un’indicazione geografica (come Dop o Igp) che ne rivela l’italianità.
Made in Italy, il calo delle vendite sugli scaffali
Nei 12 mesi monitorati dall’Osservatorio Immagino tutti i claime le Indicazioni Geografiche attinenti all’italianità hanno subìto un calo delle vendite in volume. L’unica eccezione è rappresentata dai 1.335 prodotti a Denominazione d’origine protetta (DOP), i soli a essere cresciuti non solo a valore (+3,5%) ma anche a volume (+2,1%), per un totale superiore a 723 milioni di euro di sell-out. Doppiamente negativo, invece, l’andamento per i 1.222 prodotti a Indicazione geografica protetta (Igp), che hanno perso il -0,5% a valore e il -2,2% a volume. Analogo il trend dei 932 vini a Indicazione geografica tipica (Igt), le cui vendite sono diminuite dello 0,9% a valore e del 7,7% a volume.
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Fonte: agricolturamoderna.it