Archiviata una stagione produttiva soddisfacente a cui si aggiunge il successo del primo Simposio organizzato dal Consorzio Melone Mantovano IGP

La stagione produttiva 2025 del Melone Mantovano IGP si chiude con risultati positivi, confermando la solidità e la crescente riconoscibilità del marchio sui mercati nazionali. Nonostante un andamento climatico caratterizzato da frequenti sbalzi termici e piogge irregolari, la produzione ha mantenuto standard qualitativi elevati, con un incremento di oltre 1.500 tonnellate rispetto allo scorso anno e un venduto complessivo superiore alle 14.000 tonnellate.

“I nostri soci stanno investendo sempre di più nella qualità e nella sostenibilità delle coltivazioni – spiega Mauro Aguzzi, Presidente del Consorzio Il Melone Mantovano IGP rappresenta oggi un modello di equilibrio che unisce la tradizione produttiva e la sperimentazione in campo: il cambiamento climatico non è solo una sfida, ma anche un impulso a migliorare, a selezionare varietà più forti e a valorizzare un territorio che sa rispondere con competenza e passione. Per questo gioca un ruolo chiave la collaborazione con le ditte sementiere che si fanno interpreti delle nostre necessità produttive”.

Giugno e settembre sono stati i mesi più positivi dal punto di vista qualitativo, con una domanda costante e prezzi sostenuti. Il marchio IGP continua a riscuotere successo tra i consumatori e nelle principali catene di distribuzione, molte delle quali hanno consolidato o stanno avviando progetti di co-branding con il Melone Mantovano IGP, a conferma del valore riconosciuto al prodotto.

Tra i momenti più significativi della stagione, il primo Simposio del Melone Mantovano IGP, l’evento che ha fatto il punto su questa importante produzione nell’areale mantovano, riunendo a Mantova oltre 200 professionisti dell’intera filiera.

Al centro del dibattito il tema dell’adattamento ai nuovi scenari climatici e il ruolo della ricerca genetica ma anche le sfide in termini di comunicazione verso il consumatore. Il marchio IGP, indice di garanzia, qualità e territorio ma anche di un sistema di autodisciplina capace di migliorare costantemente la filiera produttiva, ha confermato il suo asset valoriale. L’iniziativa, unica nel suo genere, ha dato una forte legittimazione alle attività di tutela e controllo del Consorzio, rafforzando la strategia di valorizzazione del marchio anche attraverso una comunicazione più capillare e mirata.

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Fonte: Italian Fruit News