Pubblicata la ricerca che documenta l’impatto di McDonald’s in Emilia-Romagna. Nel 2024 l’azienda ha generato oltre 5.000 posti di lavoro, pari al 4,5% degli occupati nel settore in regione. Di questi, 3.450 sono nei ristoranti, 847 in filiera, 765 nell’indotto

Sono oltre 5mila i nuovi occupati di McDonald’s, in tutta la filiera, nel 2024. A 102 milioni di euro ammontano salari e contributi. Questi sono alcuni dei dati più significati che emergono dallo studio «Effetto McDonald’s in Emilia-Romagna». Sono 250 i milioni di euro di valore condiviso nel 2024. Ogni euro di fatturato, infatti, ne genera 5 per il territorio.

Uno studio Althesys documenta l’impatto economico e sociale dei 69 ristoranti McDonald’s nella Regione. Lo studio è stato presentato a Bologna, nella sede della presidenza regionale, nel corso di un evento patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e alla presenza di Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura, Agroalimentare, Caccia e Pesca.

«Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati di questo studio, perché confermano una convinzione che ci guida da sempre: la nostra forza risiede nell’impegno di costruire rapporti profondi con le comunità locali, diventando parte integrante del loro tessuto economico e sociale. L’Emilia-Romagna rappresenta un esempio emblematico di questo approccio. Qui è evidente come i nostri ristoranti generino un valore condiviso che va oltre la sfera economica, dando vita a progetti educativi, sociali e ambientali che coinvolgono direttamente noi, i nostri licenziatari e un grande numero di dipendenti», dice Massimiliano Maffioli, Chief Restaurant Officer McDonald’s Italia.

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«La collaborazione con McDonald’s rappresenta un’opportunità strategica per le piccole e medie imprese agroalimentari e per i Consorzi di Tutela, offrendo loro una prospettiva più ampia e internazionale», dice Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita, che da sempre ha creduto e puntato su una collaborazione fra i prodotti DOP e IGP e McDonald’s.

«In Emilia-Romagna, esempi virtuosi come il Parmigiano Reggiano DOP o la Pera Emilia Romagna IGP dimostrano come il sostegno di McDonald’s, anche nei momenti più complessi, sia stato determinante: non solo per la continuità degli acquisti, ma soprattutto per la valorizzazione e la visibilità dei prodotti, che hanno potuto raggiungere un pubblico più vasto e consapevole», aggiunge Mauro Rosati.

La presenza delle attività McDonald’s in Emilia-Romagna non ha ricadute esclusivamente economiche, bensì sociali e culturali. Infatti, l’azienda e i suoi licenziatari locali sono attivamente coinvolti in progetti sociali e ambientali sul territorio regionale.

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Fonte: QN – Economia e Lavoro