Nord-Est “motore”, bene Nord-Ovest (+7,1%), in aumento ancora il Sud e le Isole (+3,4%). Tra le Regioni, crescono soprattutto Lombardia (+13%), Friuli-Venezia Giulia (+8%) e Puglia (+12%). Veneto e Emilia-Romagna guidano e consolidano il loro valore, pari a 8,9 miliardi €
Il 2024 si conferma un anno di crescita diffusa e capillare per la Dop economy regionale che mostra valori più alti rispetto al 2023 in quattordici regioni italiane su venti, secondo i dati del XXIII Rapporto Ismea-Qualivita. Anche a livello provinciale i dati evidenziano una crescita in valore per due province su tre (65%), con oltre una provincia su quattro (26%) che mette a segno un incremento a doppia cifra.
Le quattro regioni del Nord-Est si confermano “motore pulsante” dalla Dop economy nazionale, con un valore di 11,24 miliardi € (+2,8% sul 2023) che rappresenta il 54% del settore nazionale delle DOP IGP: cresce il Veneto (+2,2%), che sfiora i 5 miliardi di fatturato alla produzione (4,94 mld €), insieme a Emilia-Romagna (+3,0%) e Friuli-Venezia Giulia (+8,1%), mentre arretra leggermente il Trentino-Alto Adige (-0,9%).
Molto bene nel complesso il Nord-Ovest (+7,1%) in cui la Dop economy vale 4,58 miliardi €, trainato per il secondo anno di fila dalla Lombardia, che raggiunge i 2,9 miliardi € e con il +13,1% registra una crescita per il quarto anno consecutivo; frena il Piemonte (-2,8%), mentre registrano un incremento rispetto al 2023 sia la Liguria (+18,8%), sia la Valle d’Aosta (+3,5%).
L’area Sud e Isole raggiunge complessivamente 3,16 miliardi €, con un aumento del +3,4% su base annua. Trainano la Campania (+3,1%), la Puglia (+12,2%) e la Sicilia (+4,0%), in un contesto positivo anche per Abruzzo (+4,1%) e Calabria (+8,2%). Segnali flessivi arrivano invece dalla Sardegna (-6,5%) e dal Molise (-17%).
Il Centro, dopo il calo del 2023, cede un ulteriore 0,9%, malgrado il lieve recupero della Toscana (+0,5%) e la crescita dell’Umbria (+3,4%).
Fra le prime venti province per valore, i risultati migliori del 2024 in termini assoluti sono quelli di Mantova (+121 mln €), Modena (+65 mln €), Treviso (+64 mln €) e Brescia (+63 mln €). In calo, rispetto al 2023, Parma (-4,3%), Verona (-2,0%), Cuneo (-3,4%), Trento (-4,7%) e Caserta (-3,8%).
REGIONI – IMPATTO ECONOMICO DOP IGP
Il Veneto (4,94 mld €) e l’Emilia-Romagna (3,99 mld €) si confermano prime regioni per valore economico, seguite dalla Lombardia (2,90 mld €), che cresce per il quarto anno consecutivo, e dal Piemonte (1,56 mld €). Seguono la Toscana (1,33 mld €) e le altre due regioni del “Nord-Est”: Friuli Venezia Giulia (1,30 mld €) e Trentino-Alto Adige (1,01 mld €). La ripartizione “Sud e Isole” è trainata dalla crescita di Campania (+3,1%), Puglia (+12,2%) e Sicilia (+4,0%). In tutto 14 regioni segnano un incremento della Dop economy sul 2023.
PROVINCE – IMPATTO ECONOMICO DOP IGP
Tra le province è in testa Treviso (2,26 mld €), seguita da Parma (1,61 mld €), Verona (1,40 mld €) e Brescia (1,03 mld €) che supera il miliardo di euro. Vicina a questa soglia anche Cuneo (923 mln €). Fra le prime dieci province bene anche Modena (+8,4%), Udine (+8,2%), Reggio Emilia (+8,0%) e Mantova (+20,9%), che supera Siena, sostanzialmente stabile rispetto al 2023 (-0,1%). Tra le prime dieci province per valore del cibo e del vino, sono rappresentate 12 regioni italiane.
Fonte: Fondazione Qualivita


