Pubblicato il XXIII Rapporto Ismea-Qualivita sui prodotti italiani DOP IGP STG e le bevande spiritose IG: nel servizio del TG1 le interviste a Francesco Lollobrigida e Mauro Rosati

Il valore economico dei prodotti agroalimentari DOP e IGP continua a crescere e segna un nuovo traguardo storico. Secondo il Rapporto Ismea-Qualivita 2025, il comparto delle Indicazioni Geografiche ha superato nel 2024 la soglia dei 20 miliardi di euro, confermandosi come uno dei pilastri più solidi del made in Italy agroalimentare.

Si tratta di un sistema produttivo «irriproducibile e non delocalizzabile», come sottolineato nel rapporto, capace di generare valore economico e identità territoriale lungo tutta la filiera.

Nuove tutele contro imitazioni e Italian Sounding

Il governo annuncia ulteriori misure per proteggere il comparto. Il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, spiega:

«C’è un problema che affronteremo al Senato con una legge che ho fortemente voluto, che permetterà ancora di più di difenderci dalle imitazioni, dall’Italian Sounding e dai rischi di vere e proprie aggressioni alla nostra economia».

Export oltre i 12 miliardi: Stati Uniti primo mercato

Le esportazioni crescono e per la prima volta superano i 12 miliardi di euro. Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato estero, con il 22% del totale dell’export IG.

Il valore delle produzioni cresce in 14 regioni italiane, coinvolgendo il 65% delle province. Il Nord-Est resta il cuore produttivo del sistema, mentre è il Nord-Ovest a registrare la crescita più dinamica dell’ultimo anno.

Una filiera che genera lavoro e valore

Dietro questi numeri si muove una vera e propria economia dei territori: 328 Consorzi di tutela, 184.000 operatori certificati e oltre 864.000 addetti complessivamente impegnati lungo la filiera, a testimonianza di un sistema produttivo capace di creare valore diffuso e occupazione qualificata.

Le prospettive secondo Qualivita

Per il futuro, la sfida è consolidare i risultati sui mercati internazionali. Il direttore della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, evidenzia:

«Le prospettive sono buone, ma dobbiamo risolvere alcune tensioni internazionali, soprattutto rispetto ai dazi e alle conflittualità in corso. È fondamentale recuperare terreno nei mercati esteri, dove i nostri prodotti hanno un grande valore aggiunto».

Fonte: RAI 1 – TG1