Innovazione tecnologica e organizzativa per qualità, competitività e trasparenza
Il cambiamento nelle attitudini dei consumatori premia sempre di più le produzioni agroalimentari che sono in grado di garantire la loro sostenibilità ambientale e sociale, la loro origine geografica e la loro qualità.
Lo Spoke 9 si è posto l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche ed organizzative che aiutassero le imprese del settore a cogliere tale opportunità, non solo per rispondere ai bisogni del mercato ma anche per soddisfare le crescenti richieste dei regolatori, delle istituzioni finanziarie e dei leader di filiera.
Per questo motivo le sue attività si sono focalizzate nell’individuare, attraverso analisi chimiche, fisiche e genetiche particolarmente avanzate, la corretta provenienza delle produzioni vitivinicole e olivicole, nel proporre nuove metodologie per la tracciabilità dei processi di produzione, e nell’offrire soluzioni innovative per verificare l’origine varietale dei principali prodotti agricoli.
Angelo Riccaboni, Direttore scientifico Agritech – Spoke 9
Cristiana Tozzi, Project Manager Agritech – Spoke 9
Lo Spoke ha rivolto attenzione anche alle innovazioni di natura organizzativa, proponendo soluzioni coerenti con le limitate dimensioni delle aziende agroalimentari. Ciò ha portato, fra l’altro, a sviluppare strumenti digitali per valutare, programmare e comunicare il grado di sostenibilità aziendale e per comparare le molteplici certificazioni a disposizione, nella consapevolezza che il piccolo imprenditore agricolo e quello alimentare si trovano spesso in difficoltà rispetto a tali tematiche.
Perché la transizione di sostenibilità avvenga correttamente, è importante disporre di informazioni rigorose e validate. Per questo motivo la piattaforma digitale che ospita i risultati dello Spoke 9, METRIQA, contiene anche un prezioso database a disposizione di consumatori, imprenditori, istituzioni e finanziatori, accessibile con le soluzioni dell’intelligenza artificiale, attraverso il quale ottenere utili informazioni in merito ai mercati, ai prodotti e agli scenari.
Tutto questo per contribuire alla competitività delle filiere e delle imprese agroalimentari, nella consapevolezza della loro centralità per il benessere sociale ed economico delle nostre comunità e delle nostre campagne. La Fondazione Agritech e lo Spoke 9 si muovono dunque su un terreno comune: immaginare e realizzare un’agricoltura nuova, in cui la scienza dialoghi con i territori e le comunità, in cui la sostenibilità non sia un vincolo ma un’opportunità, in cui la cooperazione tra attori diversi diventi il motore di una crescita inclusiva.
Questa raccolta di soluzioni dedicate alle filiere DOP e IGP nasce con l’intento di raccontare questa sfida, offrendo al lettore una visione complessiva delle strategie, dei progetti e delle prospettive che guidano il nostro lavoro. È una narrazione che unisce rigore scientifico e visione etica, perché siamo convinti che solo dall’incontro tra conoscenza e responsabilità possa nascere un futuro migliore per l’agricoltura italiana e, con essa, per l’intera società.
In questo percorso, un ruolo fondamentale è svolto anche dalle collaborazioni con enti di ricerca, università, istituzioni pubbliche e imprese private, che permettono di tradurre i risultati scientifici in soluzioni concrete e accessibili per il tessuto produttivo. La capacità di integrare competenze multidisciplinari – dalla biologia alla chimica, dall’ingegneria all’economia – rende le attività dello Spoke 9 un laboratorio di sperimentazione avanzata, in grado di rispondere a sfide globali come il cambiamento climatico, la scarsità delle risorse naturali e la crescente domanda di trasparenza da parte dei consumatori.
Inoltre, particolare attenzione è rivolta alla formazione delle nuove generazioni di imprenditori e professionisti, affinché possano acquisire non solo competenze tecniche ma anche una visione etica e sistemica della sostenibilità. Attraverso workshop, percorsi di aggiornamento e attività di divulgazione, lo Spoke 9 intende contribuire alla creazione di una cultura diffusa della responsabilità ambientale e sociale, elemento imprescindibile per la competitività del settore agroalimentare italiano sui mercati internazionali.
Agroalimentare sostenibile e competitivo
Il settore agroalimentare vive oggi una fase di profonda trasformazione, in cui tradizione e innovazione devono coesistere per rispondere alle sfide della sostenibilità e della competitività globale. La transizione ecologica, infatti, non è soltanto un obbligo imposto dalle normative o un vincolo richiesto dai mercati, ma una grande occasione di crescita e di riposizionamento per le imprese che sapranno coglierla. Accanto alla qualità intrinseca dei prodotti DOP e IGP, diventa sempre più importante il valore immateriale che li accompagna: la trasparenza dei processi, la capacità di raccontare il territorio, l’impegno per l’ambiente e per le comunità locali.
In questo contesto, il ruolo della ricerca e della collaborazione tra università, centri di innovazione e imprese si fa decisivo. Le soluzioni tecnologiche devono dialogare con i saperi tradizionali, trasformando la conoscenza scientifica in strumenti concreti e accessibili anche alle realtà di piccole dimensioni. Allo stesso tempo, la digitalizzazione apre scenari inediti: dalla raccolta e analisi dei dati alla creazione di piattaforme condivise, dalle applicazioni di intelligenza artificiale alla possibilità di monitorare in tempo reale gli impatti ambientali e sociali delle produzioni.
In questo numero, la Fondazione Agritech, in collaborazione con la Fondazione Qualivita, presenta le soluzioni dedicate o applicabili alle filiere a Indicazione Geografica, con particolare attenzione a cinque ambiti chiave di ricerca e innovazione.
Fonte: Consortium 28 / N° 03/2025


