In che modo i fattori locali influenzano l’adozione regionale delle Indicazioni Geografiche in Europa? In questo articolo dell’Università di Padova vengono analizzate le evidenze dai casi studio Francia, Italia e Spagna.

La diffusione delle Indicazioni Geografiche (IG) è piuttosto eterogenea all’interno dell’Unione Europea. Alcune aree mostrano un gran numero di prodotti IG registrati, mentre altre utilizzano poco questo strumento politico.

Nello studio condotto da Leonardo Cei, Gianluca Stefani e Edi Defrancesco, viene indagata la relazione tra diversi fattori ambientali e socio-economici e il grado di utilizzo delle IG a livello regionale nei tre principali paesi in termini di prodotti IG registrati: Italia, Francia e Spagna.

Per fare ciò, è stato implementato un modello di acquisto infrequente che consente di stimare due serie di parametri. In questo modo viene stimato l’effetto di ciascun fattore su due misure: la probabilità di osservare una nuova registrazione IG in una regione e la variazione dell’intensità della protezione.

I risultati mostrano che le condizioni di marginalità, come la presenza di aree svantaggiate o la lontananza di un’area, l’attitudine dei produttori a cooperare e la tradizione passata di registrare i prodotti IG sono i principali determinanti del grado di protezione ricercato attraverso le etichette IG. Ciò consente di trarre conclusioni interessanti sull’efficacia della politica delle IG nell’interessare le aree meno sviluppate, oltre a suggerire possibili modi per stimolare ulteriormente l’uso delle IG per proteggere i prodotti locali.

Fonte: Leonardo Cei, Gianluca Stefani, Edi Defrancesco (2021). How do local factors shape the regional adoption of geographical indications in Europe? Evidences from France, Italy and Spain. Food Policy, Volume 105, 2021.