Per l’olio EVO Le piogge abbondanti hanno generato una situazione migliore in Toscana rispetto ad altri territori. Ma ha creato anche dei problemi di resa.
In Toscana le cause principali di questo aumento di costi e prezzi, come spiegano alcuni produttori di olio, includono il calo della produzione, dovuto alle condizioni climatiche avverse. L’ultima raccolta delle olive, quella dello scorso autunno, è iniziata con molte difficoltà: l’andamento climatico (troppe piogge o siccità) non aiuta. A livello nazionale non c’è stata una grande produzione anche se in Toscana è andata meglio.
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«L’annata olearia 2024 – spiega il presidente del Consorzio per la Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP, Fabrizio Filippi – è stata caratterizzata da una produzione importante di olive, superiore alla media stagionale, che però non ha trovato riscontro in frantoio. Le olive erano belle e sane ma anche molto grandi. Le olive però non erano piene di olio ma dell’acqua assorbita durante le precipitazioni cadute proprio a ridosso e durante il periodo di raccolta».
Poco olio EVO, possibili rincari del prezzo. «Le rese, ovvero i litri di olio che sono stati effettivamente prodotti spremendo un determinato quantitativo di olive, sono state al di sotto delle attese anche di 3 punti e mezzo rispetto alle medie degli scorsi anni. Dal 13%/14% siamo scesi intorno al 9%/10% quando a volte anche sotto. Quelli che sono aumentati sono però i costi perché si basano sul peso delle olive sia nella fase della raccolta che in quella della frangitura – aggiunge il presidente del Consorzio di Tutela – Il calo di produzione nell’area del Mediterraneo ha permesso al nostro Toscano Igp (Indicazione geografica protetta) , proprio grazie ad una buona annata, di essere molto richiesto e come conseguenza ben remunerato andando, in parte a compensare, gli alti costi». In Toscana gli aumenti sono stati in media inferiori a quelli nazionali.
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Fonte: Il Tirreno