Il presidente del Consorzio Suvereto Val di Cornia Petricci sulle prospettive del festival “In futuro sarà l’anteprima dei nostri vini”.
Rosso, bianco o rosé. Il colore non fa la differenza. Il filo di Arianna è il vino. Serve a orientarsi nell’esperienza di Suber, la tre giorni di festa diffusa tra cantine, produttori e artigiani che ha preso il via il 25 aprile a Suvereto. Si animano i chiostri, le vie e le piazze del borgo con degustazioni, assaggi, laboratori, talk e musica fino a domani. Ma la dimensione del borgo non deve trarre in inganno.
Quello che si può sperimentare è un intero territorio. “Vorremmo che divenisse la festa dei vini della Val di Cornia” dice il presidente del Consorzio Suvereto e Val di Cornia, Daniele Petricci “e in futuro l’ambizione è quella di farne l’appuntamento per la presentazione in anteprima dei nostri vini, così come avviene in altre denominazioni”. È una festa diffusa che, partendo dai vini — Suvereto DOP, Rosso della Val di Cornia DOP, Val Di Cornia DOP— si snoda lungo le vie del paese, nei palazzi, nelle piazze e nei chiostri, dove sono dislocati i banchi di assaggio dei vini e dei prodotti tipici. Ma c’è anche molto altro.
Suber è parte della corposa strategia di rigenerazione del borgo sostenuta dal ministero della Cultura con fondi Pnrr per 1, 6 milioni di euro.
Lo spirito lo chiarisce la sindaca di Suvereto Jessica Pasquini: “Tra le tante misure abbiamo pensato che il prodotto vino non potesse non avere un ruolo, abbiamo anche altre produzioni di eccellenza, ma il vino è quello che ci ha lanciato.” sostiene la sindaca Pasquini “Questa è la seconda e ultima edizione della manifestazione finanziata nell’ambito del progetto Pnrr. E un seme che siamo certi potrà dare frutto con l’impegno e la collaborazione del Consorzio Suvereto e Val di Cornia, delle tante associazioni coinvolte e dei ristoratori e del tessuto commerciale del nostro paese. In questi anni si sono create delle connessioni importanti”.
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Fonte: Il Tirreno