Cristiana Furiani (presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio di Verona IGP): “Comunicazione, promozione e packaging sono le leve della crescita”

«Se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo guardare con ottimismo a questa campagna del Radicchio di Verona IGP: qualità e volumi sono eccellenti, grazie a un’estate che, con le sue piogge regolari, ha favorito lo sviluppo delle piante e a un autunno caratterizzato dal freddo che ha esaltato croccantezza e colore, accendendo al contempo la domanda». Con queste parole, Cristiana Furiani, amministratrice delegata di OP Geofur e presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio di Verona IGP, sintetizza per IFN l’avvio della stagione per quella che è a tutti gli effetti la punta di diamante dell’azienda di Legnago (Verona), che produce un’ampia quantità di questo ortaggio con varie lavorazioni disponibili.

Un percorso di crescita che non si spiega solo con l’eccellenza intrinseca del prodotto. «Il radicchio di Verona IGP sta conquistando quote di mercato anno dopo anno – spiega Furiani – e questo risultato è frutto di una strategia precisa: non basta avere un prodotto buono, serve saperlo raccontare, valorizzare e presentare al consumatore».

La strada intrapresa dal Consorzio e dalle imprese associate punta su tre direttrici chiare: comunicazionepromozione innovazione di packaging. A fare scuola è il vassoio in cartone con due cespi di Radicchio di Verona IGP per un peso standardizzato di 350 grammi. Una proposta semplice e pratica, che sta riscuotendo un grande successo soprattutto tra i nuclei familiari più piccoli, garantendo al contempo una «battuta di cassa interessante» per la distribuzione.

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Fonte: Italia Fruit News.net