In occasione del 50° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e UE, oriGIn ha presentato a Bruxelles i risultati del suo Panel “GI Trends” 2025.
Il Panel 2025 ha coinvolto 28 Indicazioni Geografiche (IG) di diverse dimensioni economiche e settori (agricoltura, vini, spiriti e artigianato), provenienti da 17 Paesi su 5 continenti. Queste rappresentano un fatturato complessivo di circa 75 miliardi di euro, di cui 58 miliardi destinati all’export (77%), 587.000 posti di lavoro diretti e 929.000 km² di territorio.
«Nonostante l’incertezza commerciale e geopolitica, la nostra indagine mostra che il settore IG è rimasto resiliente nel 2024. La maggior parte delle IG ha mantenuto o ampliato la propria forza lavoro, le vendite e gli investimenti in promozione, riflettendo capacità di adattamento e visione a lungo termine. Nel frattempo, il settore IG entra nel 2025 con aspettative prudenti. Per quanto riguarda il tema di tendenza del 2025, abbiamo scelto l’interazione tra IG e turismo. Le cifre sono impressionanti: una media annuale di 32,3 milioni di visitatori corrisponde approssimativamente alla popolazione di Paesi come il Perù o la Polonia. Il turismo rappresenta una leva di marketing per le IG, poiché i consumatori cercano sempre più ‘esperienze’ ed ‘emozioni’», afferma Riccardo Deserti, Presidente di oriGIn.
«In occasione del 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e UE, oriGIn riafferma il proprio sostegno al multilateralismo nelle relazioni internazionali, e al commercio in particolare, affinché le IG possano continuare a prosperare nei mercati nazionali e internazionali, a beneficio di produttori, trasformatori, commercianti e consumatori. Per continuare a garantire il loro potenziale di sviluppo, le IG hanno bisogno di un sistema commerciale internazionale libero e basato su regole», conclude Deserti.
Il Report completo è accessibile al seguente link.
Fonte: oriGIn – Organization for an International Geographical Indications Network