Con oltre 23.400 ettari coltivati e 820 milioni € di fatturato nel 2023, l’Uva di Puglia IGP diventa simbolo condiviso di reputazione, territorio e coesione sociale

In Puglia, l’uva da tavola è un motore economico di prima grandezza. Con oltre 23.400 ettari coltivati, pari a circa il 60% della produzione nazionale, e un fatturato 2023 di oltre 820 milioni di euro, il comparto si conferma tra i più solidi dell’agroalimentare italiano.

La stagione 2025 si presenta però impegnativa, per i produttori di uva da tavola. Le sfide climatiche, i costi di produzione e le dinamiche di mercato pongono gli operatori di fronte a una responsabilità collettiva: difendere il valore costruito negli anni attorno all’Uva di Puglia IGP, un marchio che rappresenta identità, reputazione e radicamento territoriale.

“L’Uva di Puglia IGP consolida il proprio ruolo di garanzia e tracciabilità, con 116 operatori registrati e volumi certificati in costante crescita: circa 2.200 tonnellate nel 2023 (2,5 milioni di etichette) e 3.100 tonnellate nel 2024 (3,5 milioni di etichette)”. A fornire questi dati è Michele Laporta, presidente del Consorzio per la valorizzazione e la tutela dell’Uva di Puglia IGP.

E aggiunge: “A confermare questa tendenza positiva è anche l’aumento del numero di confezionatori: lo scorso anno ne contavamo 22, mentre il dato provvisorio per il 2025 segna un incremento sensibile, con richieste di certificazione già pari a 2,5 milioni di etichette nei primi mesi di campagna, valori che lasciano immaginare un superamento dei risultati dello scorso anno”.

[…]

Fonte: Fresh Plaza.it