Da Osaka un’opportunità per le produzioni di Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP. Il Governatore Cirio: “Mettiamo in campo strategie di crescita”

Riso e Giappone hanno un legame imprescindibile. Non si tratta solo di cucina, ma di un legame culturale, identitario, tanto da diventare protagonista di feste nazionali e opere d’arte. Da qualche mese, però, questo rapporto è incrinato dalla crisi del riso, conseguenza incrociata di politiche di contenimento delle coltivazioni (i sussidi per la coltura pesano sulle casse dello Stato), cambiamento climatico e invecchiamento della manodopera, che hanno abbassato la produzione e aumentato i prezzi.

È qui che si inserisce il primato del Piemonte in Italia, regione dove si trova il 50% dei campi del cereale. Ed è da qui che nasce l’idea, che in realtà è già una richiesta proveniente dall’Oriente, condivisa dal commissario Mario Vattani e dalla giunta Cirio durante la visita nel Padiglione Italia dell’Expo di Osaka: l’ingresso del Piemonte nel mercato giapponese di riso.

Una crisi che diventa opportunità

«Siamo gli unici in Europa ad avere la DOP – spiega l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni – perché non provare ad entrare? Tre settimane fa c’è stato Risò a Vercelli, che ha i numeri per diventare il principale evento mondiale. Abbiamo organizzato la prima borsa del riso, a cui hanno partecipato 44 buyer stranieri di cui sei giapponesi, che hanno apprezzato il nostro prodotto e pensano di acquistarlo. Ora sta a noi creare occasioni promozionali, come l’Esposizione universale di Osaka, un magnifico ponte tra i nostri territori».

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Fonte: La Stampa – Torino