Simone Padovani, Presidente del Consorzio di tutela: “La nostra Dop è eleganza, cultura e tutela del paesaggio. Il Garda come stile di vita: l’olio che racconta un territorio”
C’è un filo d’oro che unisce il Lago di Garda ai suoi olivi: ê il riflesso della luce sull’acqua, il respiro del vento tra le colline moreniche, la cultura di un popolo che da secoli custodisce un equilibrio fragile e prezioso. Qui, dove l’olivo cresce alle latitudini più settentrionali del mondo, l’olio diventa linguaggio identitario, racconto del paesaggio e memoria collettiva.
A guidare questa eredità è Simone Padovani, presidente del Consorzio di tutela dell’Olio Garda Dop, interprete di una visione moderna e inclusiva, capace di unire tre regioni — Veneto, Lombardia e Trentino — attorno a una denominazione che è sinonimo di eleganza e autenticità. Con lui parliamo di tutela, educazione, ricerca e futuro: le parole chiave di una Dop che non si limita a difendere un marchio, ma costruisce un modello di sostenibilità culturale e produttiva.
“DIFFONDERE E DIFENDERE L’IDENTITÀ DEL GARDA DOP”
Presidente Padovani, qual è stata la visione che ha guidato il suo mandato e quali risultati considera più significativi di questo percorso?
«La visione è stata semplice e ambiziosa insieme: diffondere e difendere l’identità dell’olio Garda Dop. Abbiamo rafforzato la presenza del Consorzio in eventi e manifestazioni, rinnovato il sito web rendendolo più funzionale e accessibile, prodotto nuovi materiali informativi distribuiti “a macchia d’olio” sul territorio.
Siamo soci e membri attivi di Origin Italia, presenti sia nel Comitato Oli che nel Consiglio Direttivo, un traguardo importante per una realtà di dimensioni contenute come la nostra. Abbiamo poi investito molto nella dimensione culturale ed educativa: dal Parco degli Olivi aperto tutto l’anno accanto alla sede di Cavaion Veronese, alle attività nelle scuole e negli istituti alberghieri, fino alle degustazioni e ai momenti formativi. Nonostante le difficoltà dovute ai cambiamenti climatici e alle oscillazioni produttive, oggi le nostre prioritàsono chiare: più tutela, più formazione e più ricerca, per proteggere il valore e il futuro della denominazione».
[…]
Il Parco degli Olivi, dove il Garda racconta se stesso
A Cavaion Veronese nasce un luogo simbolo dell’identità gardesana: un oliveto didattico che unisce educazione, turismo e cultura, per custodire e tramandare la storia dell’olio Garda Dop
Nel cuore delle colline che si affacciano sul Lago di Garda, dove i filari d’olivo si perdono nell’azzurro dell’acqua e del cielo, è nato un luogo che racconta la storia, la cultura e l’anima di un territorio: il Parco degli Olivi di Cavaion Veronese. Un progetto che intreccia natura e conoscenza, educazione e turismo, portando tra gli ulivi il racconto vivo dell’olio Garda Dop e di chi, con dedizione quotidiano, ne custodisce il valore.
Un oliveto che educa e racconta
Inaugurato nel 2024 grazie alla collaborazione tra il Consorzio di Tutelo dell’Olio Garda Dop e il Comune di Cavaion Veronese, il Parco degli Olivi è un oliveto didattico aperto tutto l’anno, pensato come spazio esperienziole e divulgativo. Sorge accanto a Cosa Berengario, sede del Consorzio dal 2019, edificio storico che fu parte del complesso di Villa Trabucchi e oggi cuore pulsante delle attività consortili. Attorno, oltre 170 piante delle cultivar simbolo dell’area Dop — Casoliva, Frontoio e Leccino — si alternano lungo filari disegnati tra muretti o secco e terrazze che guardano il lago. Lungo il percorso, pannelli informativi bilingue (in italiano, inglese e tedesco) accompagnano i visitatori alla scoperta delle varietà, delle caratteristiche sensoriali dell’olio e della storia millenaria dell’olivicoltura gardesana. È un viaggio nel tempo e nel paesaggio, tra la sapienza agricola delle famiglie locali e la luce unica del Garda, che rende ogni goccia di olio una sintesi perfetta tra clima, suolo e cultura.
“Il Parco degli Olivi è molto più di un semplice oliveto”, spiegano dal Consorzio. “È un progetto di educazione e di turismo, un luogo dove l’olio diventa ambasciatore di cultura e tradizione. Vogliamo raccontare la nostra storia con passione, coinvolgendo le nuove generazioni e tutti i visitatori del Garda”.
Un’esperienza per tutti
Il Parco è aperto o tutti: scuole, famiglie, turisti, appassionati e professionisti del settore. Durante l’anno ospita visite guidate, degustazioni, incontri divulgativi e attività didattiche dedicate a far conoscere da vicino il lavoro dell’olivicoltore e le peculiarità del territorio. Nel periodo della raccolta, l’oliveto si apre agli studenti delle scuole primarie e dell’infanzia, offrendo ai più piccoli un primo approccio concreto al mondo dell’olio extra vergine. Il calendario delle iniziative segue il ritmo naturale dell’anno agricolo: dalla fioritura primaverile olla potatura invernale, fino olla raccolta autunnale delle olive. Ogni stagione diventa occasione per vivere il Parco in modo diverso, osservando da vicino la vita della pianta e comprendendo quanto lavoro e passione stiano dietro a ogni bottiglia di Garda Dop.
[…]
Fonte: Olio e Olivo


