II presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi al tavolo di Governo sui dazi USA: “I nostri marchi sono eccellenze da difendere”.
Ieri si è riunito l’atteso tavolo del Governo con le categorie economiche per presentare la linea sui dazi. A dialogare con l’esecutivo, rappresentato dalla premier Giorgia Meloni e diversi ministri, c’era anche il presidente di Origin Italia, l’associazione dei consorzi di indicazioni geografiche, Cesare Baldrighi. «È stato un incontro molto pragmatico ha dichiarato. E auspicio condiviso da tutti è quello di mantenere una linea di pacatezza. La valutazione è che, più che un muro contro muro, serva adottare una posizione conciliante di concerto con l’Unione Europea».
Per linea conciliante si intende in particolare agire su due fronti: «In primo luogo aprire alla possibilità di rimuovere le imposte sui prodotti USA per far saltare i dazi sui prodotti europei. Inoltre va portata avanti quella sburocratizzazione di cui tutti, in primis le nostre imprese, hanno bisogno».
Aperture che il mondo dell’agroalimentare ha accolto unanimemente ma senza nascondere i timori: «C’è anche l’auspicio dell’apertura di un’area di libero scambio ma, d’altronde, oggi la realtà che ci si prospetta davanti è ben altra».
E oggi la prospettiva è quella presentata dal presidente americano con l’ormai celebre tabella delle “tariffe reciproche”.
«I dazi al 20% sui prodotti del settore agroalimentare rischiano di far perdere alle nostre aziende un’importante fetta di mercato estero. Abbiamo lavorato per anni per costruirci una riconoscibilità e far conoscere la qualità dei nostri prodotti nel mondo ma ora questi rincari non fanno altro che aprire le porte alla concorrenza di prodotti surrogati».
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Fonte: La Provincia