Il giro d’affari dell’export delle DOP e IGP nostrane aumenta, ma i margini per la valorizzazione dei prodotti meno noti sono ancora molto ampi: lo afferma il Rapporto Qualivita Ismea. L’immagine di sé che l’Italia porta sulle tavole di ogni continente, infatti, è in primo luogo quella dei marchi DOP, IGP e STG, riconoscimenti ufficiali di un patrimonio enogastronomico ricchissimo e caratterizzato dal rispetto di standard qualitativi elevati e rigorosi, a tutela del consumatore e del prodotto stesso.

Il Giornale di Vicenza