Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, intervistato ad Anuga, parla dei dei dazi Usa, che rischiano di pesare sensibilmente sugli scambi

Per Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, Anuga è un’imperdibile occasione per incontrare gli operatori del settore: «Come sempre, la nostra presenza è volta a offrire ai nostri produttori uno spazio d’incontro e di scambio con i loro interlocutori, Nella cornice di questa manifestazione di assoluto riferimento per il food e il beverage, ci aspettiamo di poter instaurare un dialogo proficuo con partner e visitatori, ma anche con altre realtà produttive che affrontano le nostre stesse criticità, per condividere visioni e propositi operativi, soprattutto in relazione alle tematiche che attualmente go vernano la nostra quotidianità.

Tra queste c’è senza dubbio quella dei dazi Usa, che rischiano di pesare sensibilmente sugli scambi : commerciali con gli Stati Uniti, nostro primo mercato in fatto di export, capace di assorbire un terzo dei Prosciutti di Parma che lasciano l’Italia.

Restando in tema di esportazioni, nel 2024 sono stati 2.540.000, pari al 38% della nostra produzione, i Prosciutti di Parma DOP diretti in oltre 90 Paesi nel mondo. Tra le destinazioni principali, dietro agli Usa, si sono confermate Francia e Germania, che hanno però registrato una flessione legata a contesti interni particolarmente incerti. Performance interessanti arrivano dai mercati emergenti dell’Est Europa, che rivelano, un potenziale di crescita su cui investire»

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Fonte: DM – Distribuzione Moderna