Bertinelli, Presidente Parmigiano Reggiano, sui Dazi USA al 15%: “Abbiamo sperimentato il Trump 1 e siamo vaccinati. Contromisure Ue necessarie, no ad atteggiamento supino”.
“Siamo preoccupati, ma non eccessivamente perché abbiamo sperimentato il Trump 1 e quindi siamo vaccinati, preparati al fatto che potesse accadere una cosa come questa”. Ad affermarlo è Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, intervistato dall’Adnkronos sull’ipotesi di un accordo di compromesso sui dazi al 15% per i prodotti europei esportati negli Stati Uniti, secondo le ultime indiscrezioni che arrivano da fonti diplomatiche Ue citate dal Financial Times.
Bertinelli, a nome dei produttori di questa Dop, tra le più ambite negli Stati Uniti, sostiene che “il prezzo del Parmigiano passerebbe da 22 dollari la libbra a 30 dollari la libbra. E se lo confrontiamo con un Parmesan che vale 10 dollari la libbra sicuramente qualche consumatore che oggi compra Parmigiano Reggiano lo perderemo perché viene a costare tre volte tanto… tuttavia ci siamo strutturati a questa evenienza affinché l’impatto sia sostanzialmente governabile”.
Le misure a tutela del Parmigiano Reggiano
Il presidente del Consorzio, a sua volta produttore di Parmigiano Reggiano con l’azienda di famiglia omonima, spiega: “Nel 2024 abbiamo aperto negli Usa la Parmigiano Reggiano Usa Corporation con la quale facciamo una serie di attività: abbiamo raddoppiato gli investimenti sulla ‘brand awareness’ (consapevolezza del marchio) negli Stati Uniti, perché se diminuirà qualche consumatore storico perché aumenta il prezzo abbiamo investito per aumentare la conoscenza sul fatto che il Parmigiano è una roba diversa rispetto a un Parmesan con la bandierina italiana. In Italia la ‘brand awareness è del 99%, negli Usa non è così”.
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Fonte: AdnKronos.com