Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida sul rischio di introduzione di dazi statunitensi sui prodotti agroalimentari italiani, soffermandosi in particolare sul valore strategico delle produzioni a Indicazione Geografica.
Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigidaha, durante un question time alla camera, ha sottolineato che, pur non essendo di competenza diretta del suo dicastero la negoziazione commerciale con gli Stati Uniti – demandata all’Unione Europea – l’Italia continua a registrare risultati record nell’export agroalimentare, con un +7,5% nel 2024 e un ulteriore +5,9% nel primo trimestre 2025.
In particolare, Lollobrigida ha evidenziato che le eccellenze italiane a marchio DOP e IGP, come Parmigiano Reggiano DOP, Grana Padano DOP, Pecorino Romano DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP e Olio EVO Toscano IGP, sono beni unici e difficilmente sostituibili sul mercato americano. Citando uno studio di The European House – Ambrosetti, ha aggiunto che eventuali dazi su questi prodotti potrebbero rivelarsi controproducenti anche per l’economia statunitense, generando un aumento dei costi lungo la filiera e al consumo finale.
Il Ministro ha inoltre ribadito come una larga parte del valore generato dall’importazione di DOP italiane venga trattenuta dalla componente statunitense della filiera: fino al 78% nel caso dell’Aceto Balsamico di Modena IGP. “Si fanno un danno da soli”, ha commentato, a sottolineare l’effetto boomerang di eventuali restrizioni commerciali.
Infine, ha annunciato l’impegno del Governo nel mantenere un dialogo costruttivo con Washington, anche attraverso un recente incontro bilaterale con il Segretario di Stato all’Agricoltura USA, per rafforzare ulteriormente la cooperazione economica e difendere gli interessi del made in Italy.