I dati Istat segnano un rallentamento dell’inflazione, che si attesta all’1%, ma per i beni alimentari si registrano incrementi più marcati che arrivano al +2,2%.
“I dati Istat confermano che siamo sulla strada giusta: nel 2024 l’inflazione è scesa all’1%, rispetto al 5,7% del 2023 e all’8,1% del 2022″. A dirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, commentando le rilevazioni sull’andamento dei prezzi al consumo resi noti dall’Istituto.
Nessun scossone significativo dunque per le tasche degli italiani: “Si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, abbia registrato un aumento dello 0,1% su novembre e dell’1,3% su dicembre 2023”, osserva l’Istat.
Nonostante il netto rallentamento rispetto agli anni precedenti, sono i beni alimentari a registrare incrementi più marcati. Sebbene la dinamica dei prezzi abbia mostrato un rapido ridimensionamento rispetto al +9,8% del 2023, gli alimentari segnano comunque +2,2%.
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Fonte: Libero