Il Commissario UE all’agricoltura Phil Hogan, ha annunciato ieri a Bruxelles, alcune delle misure da adottare contro la crisi agricola tra cui, flessibilità per gli aiuti di Stato fino al raddoppio dell’attuale limite di 15 mila euro per azienda per anno, prolungamento di un anno dell’aiuto per il ritiro di ortofrutticoli dal mercato e attivazione delle norme per consentire accordi volontari delle organizzazioni di produttori e cooperative per ridurre la produzione di latte. Il commissario ha anche proposto la costituzione di un osservatorio per il mercato delle carni, un nuovo aumento dei fondi per la promozione per carni suine e prodotti lattiero caseari, il raddoppio della quantità di latte in polvere e burro ammissibili e ha invitato gli Stati ad utilizzare gli strumenti finanziari previsti dallo sviluppo rurale e dal Feis, il fondo per gli investimenti strategici, novità principale del cosiddetto «piano Juncker».
La Commissione, infine, sta esaminando la fattibilità di uno schema di crediti all’export a livello europeo, con il supporto della Banca europea degli investimenti. Il commissario è rimasto fedele alle tre condizioni poste durante il consiglio di febbraio, cioè che le misure dovevano rispecchiare un’ampia maggioranza nel consiglio, non richiedere la modifica di atti legislativi di base della PAC e restare nei margini del bilancio UE. Martina, relativamente all’attuale situazione di crisi, afferma che “Gli interventi proposti sul latte sono Insufficienti…Manca una visione strategica su come affrontare concretamente e in misura strutturale la questione lattiero casearia“. Secondo il Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, “L’Unione europea si comporta come Ponzio Pilato e scarica le responsabilità sugli Stati membri che sono già costretti già a fare i conti con i duri vincoli di bilancio”.
Fonte: Italia Oggi