Il Turismo DOP può favorire una crescita basata sulla tutela del territorio, la sostenibilità agricola e un turismo responsabile: i prodotti DOP e IGP svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo rurale e locale dei territori

Il Regolamento europeo 2024/1143 che assegna ai Consorzi di tutela un ruolo chiave nello sviluppo dei servizi turistici, sancisce l’importanza dell’intersezione tra Indicazioni Geografiche e turismo nella creazione di valore economico. I prodotti IG rappresentano una leva per le economie locali, perché consolidano il comparto turistico (ospitalità, ristorazione e vendita di esperienze) e per le aziende agroalimentari generare turismo nei luoghi della produzione crea un canale di reddito aggiuntivo rispetto alta distribuzione.

“Dietro ogni prodotto DOP o IGP c’è una storia che parta dell’identità italiana”, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, inaugura con queste parole il “1° Rapporto Turismo DOP – Indagine e analisi su attività, norme, studi e dati del turismo delle DOP IGP italiane” realizzato a cura di Fondazione Qualivita e Origin Italia.

Il Turismo DOP in Italia ha contribuito all’economia nazionale in maniera significativa e ha favorito la valorizzazione dei territori rurali. In alcune aree montane, oltre il 60% della superficie a pascolo risulta gestita da aziende con certificazione DOP, suggerendo un impatto positivo sulla conservazione del paesaggio e sulla biodiversità. Un caso emblematico è quello che vede il turismo svilupparsi attorno alla valorizzazione della “montanità” e delle pratiche tradizionali di produzione, come la transumanza e l’alpeggio, trasformate in esperienze turistiche e divenute vere e proprie performance che celebrano il legame tra territorio, allevamento e produzione casearia.

“Il segmento del turismo enogastronomico mostra un trend in continua crescita: dopo le chiusure pandemiche, ha dimostrato una forte capacità attrattiva e ha avuto un impatto positivo sulle economie locali, sull’occupazione e sulla valorizzazione delle produzioni di qualità”, prosegue il rapporto.

Secondo Grand View Research e il Forum Food&Wine Tourism 2024, il comparto crescerà a un ritmo medio anno del 20% per la gastronomia e del 13% per il vino. Un’indagine dell’European Travel Commission indica che le esperienze gastronomiche sono la seconda attività più ricercata dai turisti europei, dopo i paesaggi naturali (16,7%). Natura, cibo e cultura sono le principali motivazioni per i viaggi in Europa. L’Italia ha raggiunto risultati record con oltre 458 milioni di presenze turistiche nel 2024, con un incremento del 2,5% rispetto al 2023. Le presenze straniere sono superiori a 250 milioni, con un aumento del 6,8%.

[…]

Fonte: Scienza e Tecnica Lattiero Casearia