Turismo: i borghi nuova meta, in Puglia un Comune su tre. Il Turismo enogastronomico leva economica del territorio: il 35% dei turisti influenzato dal cibo.
La nuova meta di millenials e silver sono i borghi, dove nasce il 92% delle produzioni tipiche, con 1,6 milioni di italiani che hanno visitato almeno una volta, con o senza pernottamento, uno dei Borghi più belli d’Italia che in Puglia sono 14, dove i vacanzieri scelgono cibo locale e della tradizione in ristoranti, pizzerie, trattorie, agriturismi, street food, oltre a souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del Rapporto Nomisma sui Borghi più belli d’Italia, con il visitatore italiano che è principalmente laureato, appartenente al ceto medio-alto e appassionato di viaggi all’insegna della natura e della scoperta delle eccellenze enogastronomiche.
“ll successo di una vacanza – dice Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti – dipende dal cibo per il 35% e le realtà rappresentate dai piccoli comuni coniugano al meglio i prodotti tipici all’eccellenza alla bellezza dei centri storici e del paesaggio. Il turismo pugliese non è solo mare, piuttosto volano per lo sviluppo di tutto il territorio, elemento di promozione del paesaggio, della cultura e degli stessi prodotti agroalimentari locali”. I piccoli borghi hanno un significativo valore economico, storico, culturale e ambientale in un paesaggio fortemente caratterizzato dalle produzioni agricole. Rappresentano – dichiara Coldiretti regionale – anche un motore turistico che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale del Paese, contrastando lo spopolamento che aggrava anche la situazione di isolamento delle aziende agricole e aumenta la tendenza allo smantellamento dei servizi, dei presidi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio.
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Turismo DOP in Puglia
Il turismo enogastronomico è il vero traino dell’economia turistica pugliese – sottolinea Coldiretti Puglia – caratterizzato da 5 milioni di ulivi pluricentenari, 60 Cibi e Vini certificati DOP e IGP, la regione numero 8 in Italia per prodotti DOP, IGP e STG, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche. A livello economico, secondo le ultime stime dell’Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore dei prodotti DOP e IGP in Puglia vale 678 milioni di euro, a cui si aggiungono i 379 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Masaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri scrigni della biodiversità. Ma anche la superficie agricola destinata a biologico raggiunge i 311mila ettari, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica e con Campagna Amica, la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.
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Fonte: NoiNotizie.it