Guarneri, presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana DOP durante le celebrazioni dei 50 anni del Consorzio: «Celebriamo la filiera: ha saputo crescere unita»

Un prodotto che porta nel mondo la tradizione e il gusto del nostro territorio, celebrato in un luogo simbolo della nostra tradizione musicale e liutaria, coniugati con l’innovazione e la contemporaneità.

Nell’auditorium del Museo del Violino di Cremona, presenti autorità, operatori del settore e invitati, sono stati festeggiati i cinquant’anni del Consorzio Tutela Provolone Valpadana, in «un viaggio sensoriale tra passato, presente e futuro, raccontato attraverso diversi linguaggi»: la parola e lo scritto, la musica e l’arte scultorea, la testimonianza dell’astronauta Paolo Nespoli, la comicità.

Temi e mondi dell’eccellenza italiana, come ha ricordato il giornalista Enrico Galletti che ha introdotto e coordinato l’intenso programma. A dare il benvenuto Giovanni Guarneri, presidente del Consorzio, nella sintesi entusiasmante fra cinquant’anni di impegno dentro le Indicazioni Geografiche ora protette e gli obiettivi futuri di una filiera che, nonostante le difficoltà, sta dando e promette risultati confortanti.

Sono seguiti i saluti istituzionali. A cominciare, in video, da quello del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che ha ricordato, tra l’altro, il recente disegno di legge a protezione delle nostre denominazioni perché made in Italy significa «bello, buono, di qualità, attento aI benessere» e che deve perciò «essere pagato il giusto».

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Cesare Baldrighi ha brevemente descritto i compiti di Origin Italia, di cui è presidente: «Se noi tuteliamo tutte le produzioni a origine geografica, compresi salumi e vegetali, la fiera lattiero-casearia è quella che più mi appartiene, e il made in Italy rappresenta un elemento trainante. Il processo di certificazione attento e puntuale è una garanzia che tutti stanno tentando di copiare». Ha anche citato il recente viaggio della nave scuola Amerigo Vespucci che ha portato con sé nel mondo il tavolo dei prodotti alimentari italiani più importanti e più noti.

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Fonte: La Provincia