Il GAL Nebrodi Plus, insieme al Comitato di produttori, ha presentato i dossier di richiesta di registrazione DOP per le carni fresche e trasformate di Suino nero dei Nebrodi

Si è svolta con grande partecipazione la manifestazione conclusiva del Progetto Operativo promosso dal GAL Nebrodi Plus nell’ambito dei “Processi di qualificazione di prodotti di eccellenza”, durante la quale è stata ufficialmente annunciata la presentazione della domanda di registrazione DOP per le carni fresche e trasformate di Suino Nero dei Nebrodi.

La richiesta di registrazione, corredata dalla documentazione tecnico-scientifica prevista dalla normativa europea, è stata inoltrata nella mattina del 6 agosto 2025 e comunicata dal presidente del Gruppo dei Produttori richiedente, Antonio Amata. Si tratta di un traguardo atteso da decenni, reso possibile dall’incontro virtuoso tra l’iniziativa spontanea di un comitato di produttori locali e l’azione strutturata del GAL Nebrodi Plus, che ha incluso il progetto nella propria programmazione e attivato un gruppo di lavoro dedicato.

Un’unica DOP per sei prodotti

Per la prima volta, la richiesta di registrazione interessa con un’unica domanda e sotto un unico marchio sei tipologie di prodotto: Carne fresca, Capocollo, Lardo, Guanciale, Prosciutto crudo e Prosciutto cotto derivanti dal Suino Nero dei Nebrodi. Originale anche l’impostazione della procedura, che si distingue per l’elaborazione di specifici disciplinari di produzione fortemente ancorati al legame storico, culturale e ambientale con il territorio nebroideo.

Le carni del Suino Nero dei Nebrodi sono infatti caratterizzate da una qualità intrinseca dovuta all’ambiente d’origine, alla rusticità della razza, all’alimentazione naturale basata su pascoli e risorse boschive, nonché alla maestria dei norcini locali. L’alto contenuto di acidi grassi mono e polinsaturi, in particolare l’acido oleico, conferisce al prodotto eccellenti qualità organolettiche e proprietà nutrizionali. Un ruolo chiave è svolto dagli ecosistemi forestali dei Nebrodi, in particolare i querceti a cerro e a cerro di Gussone, habitat esclusivi che arricchiscono le risorse alimentari naturali dei suini.

Un risultato corale

Il raggiungimento di questo traguardo rappresenta l’esito di un percorso partecipato e condiviso da istituzioni pubbliche, enti di ricerca e operatori del territorio. Tra i principali soggetti coinvolti si annoverano il Dipartimento Regionale Agricoltura, l’Ispettorato dell’Agricoltura di Messina, l’Ufficio Intercomunale dell’Agricoltura di Sant’Agata, il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Messina e il Corfilcarni. Fondamentale il ruolo del GAL Nebrodi Plus, promotore di un’azione sistemica di valorizzazione territoriale attraverso la leva della qualità certificata.

Nel suo intervento, il Presidente del GAL Nebrodi Plus Francesco Calanna ha evidenziato il valore strategico di questa iniziativa, inserendola all’interno del più ampio percorso di costruzione della DMO Nebrodi (Destination Management Organization), che mira a consolidare una vera e propria DOP Economy. Un modello di sviluppo locale basato sulle produzioni agroalimentari certificate, da integrare con le altre denominazioni riconosciute, quali la DOP Provola dei Nebrodi, la DOP Valdemone e la proposta di IGP per la Nocciola di Sicilia.

Fonte: GAL Nebrodi Plus

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