Per Ismea il volume è raddoppiato nel giro di un anno, ma c’è apprensione: gli Stati Uniti assorbono il 42% dell’export.
E’ una fase favorevole per la produzione di olio extravergine d’oliva in Toscana, ma il rischio dei dazi Usa – per un mercato che da solo assorbe il 42% dell’export regionale di settore – intimorisce i produttori. Potrebbero incidere “purtroppo molto”, secondo Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana con delega all’agroalimentare, “potrebbero certamente influire sul nostro export, non solo dell’olio”.
E poco consola che un forte competitor dell’Italia come la Tunisia abbia avuto, in prima battuta e prima della sospensione decisa repentinamente dal presidente Trump, dazi al 28% contro il 20% imposto alla Ue.
Secondo i dati di Ismea illustrati a Firenze in occasione dell’evento della Selezione regionale oli evo Dop e Igp della Toscana, nel quale sono stati premiati 61 prodotti d’eccellenza, la produzione complessiva di olio d’oliva nel 2024 in Toscana è raddoppiata rispetto al 2023 con circa 20mila tonnellate (+101%, dato sorprendente e ben superiore alle aspettative), e una produzione Ig imbottigliata di 2.450.000 tonnellate (+9%).
In regione ci sono 87mila ettari ad olivo di cui 27mila a biologico, con rese fra il 12% e il 13%, circa 37mila aziende impiegate, e oltre 400 frantoi attivi.
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Fonte: t24economia.it