«La revisione presentata in questi giorni a Bruxelles ad una prima analisi non sembra seguire la strada delle passate riforme: molti temi affrontati nel nuovo testo non sono coerenti col quadro attuale del sistema delle DOP IGP»: raggiunto da ItaliaOggi, Mauro Rosati direttore Fondazione Qualivita, non si dice convinto della proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea sulle IG (Indicazioni geografiche) dei prodotti agricoli, inclusi vini e bevande alcoliche.
«Le politiche europee hanno sempre garantito un sostegno coerente allo sviluppo del sistema delle IG, accompagnandolo ad un successo planetario che oggi pesa circa 75 mld in valore», chiosa. Per questo: «Occorrerà una profonda analisi da parte di tutta la filiera italiana per aggiustare il tiro e cogliere gli obiettivi anche del green deal che è motore ispiratore della riforma. Fondazione Qualivita darà supporto a tutti gli stakeholder con strumenti scientifici in questo caso più che necessari». Una prima analisi sulle previsioni della proposta di revisione è il tema di un seminario online, che si terrà il 20 aprile; a organizzarlo è Origin Italia, in collaborazione con Afidop , Federdop Olio e il supporto di Qualivita.
Dal canto suo OriGIn EU – l’alleanza europea delle Indicazioni geografiche – ha espresso rammarico per la mancanza di ambizione e coerenza, oltre che per le contraddizioni contenute nella proposta di Bruxelles; il settore vale il 15,5% delle esportazioni totali di alimenti e bevande dell’Unione. Per l’associazione: «Il tentativo di definire i concetti di evocazione e lo status generico dei termini potrebbero comportare una limitazione della protezione delle IG». Spiega il suo presidente, Charles Deparis: «ci saremmo aspettati proposte più forti a sostegno del ruolo strategico delle IG e più ambizione nel riconoscimento dei poteri e delle prerogative dei gruppi, che sono il fulcro del sistema Ue. Inoltre, oriGin EUsi rammarica della complessità delle procedure che potrebbero derivare dalla proposta, poiché la semplificazione del sistema è una delle principali priorità».
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Fonte: Italia Oggi