Primi effetti per il rispetto dell’Indicazione Geografica “Lenticchia di Altamura IGP”. I titolari di due aziende agricole di Altamura sono stati denunciati con l’accusa di frode in commercio. Anche se effettivamente coltivano il gustoso e sano legume, non possono utilizzarne il nome poiché questa possibilità spetta ai produttori che rispettano il disciplinare approvato dalla Commissione europea su richiesta del Consorzio di tutela e valorizzazione.
I Carabinieri Forestali del Parco nazionale dell’Alta Murgia hanno effettuato dei controlli in materia agroalimentare, proprio sulla corretta tracciabilità ed etichettatura. Le verifiche hanno riguardato varie aziende e realtà produttive. Sotto osservazione sono finite due aziende agricole altamurane che vendevano riportando la dicitura “lenticchia di Altamura”. Le confezioni risultano così in contrasto rispetto all’indicazione protetta “Lenticchia di Altamura IGP” che è stata registrata e tutelata dall’Unione europea il 19 dicembre scorso e già un anno prima era stata riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole e forestali. Questa protezione tutela il prodotto, di cui è garante il Consorzio di tutela Lenticchia di Altamura IGP, contro qualsiasi usurpazione o imitazione, anche evocativa del nome e del logo.
Pertanto non possono essere utilizzate né la dicitura per esteso né espressioni quali ‘genere’, ‘tipo’, ‘metodo’, ‘alla maniera’, ‘imitazione’ o simili da parte di aziende non consorziate o, comunque, che non seguono il disciplinare. Pertanto, la violazione non riguarda la qualità bensì l’etichettatura e l’informazione fornita al consumatore che potrebbe trovarsi ingannato ritenendo che sia un prodotto che ha seguito tutti i passaggi della filiera e della certificazione. I marchi di origine, infatti, sono uno strumento molto importante proprio per evitare le contraffazioni a scopi commerciali che comportano un danno economico per coloro che fanno parte del Consorzio e ne osservano il disciplinare. Ciò vale anche nel caso specifico, pur trattandosi di due aziende altamurane che producono realmente la lenticchia.
Nel frattempo notizie positive arrivano proprio dal Consorzio di tutela e valorizzazione che è nato a gennaio dell’anno scorso ed è costituito da circa 140 agricoltori tra Puglia e Basilicata (sono 19 i Comuni previsti nel disciplinare). La partecipazione al Vinitaly di Verona e l’accordo con una catena della grande distribuzione costituiscono altre due tappe importanti.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno