Les Echos
 
Ieri una ricerca della rivista americana Food and Chemical Toxicology ha messo in dubbio che il mais geneticamente modificato, in particolare la varietà NK603 sviluppata dalla Monsanto, sia effettivamente innocuo. Altri studi sembrerebbero addirittura dimostrare la tossicità del prodotto che, testato sui ratti, provocherebbe tumori dopo tre mesi di somministrazione. La Francia e gli altri paesi dell’Unione Europea cheidono per questo regolamenti più chiari sulle condizioni di coltivazione. La Monsanto risponde: «È troppo presto per commentare i risultati di queste ricerche, che comunque saranno seriamente prese in considerazione dalla nostra équipe scientifica.

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