Cambiare il nome della varietà Taggiasca nel meno noto sinonimo Giuggiolina per utilizzare la denominazione Taggiasca per due DOP, una per olive da mensa e una per l’olio extra vergine di oliva. Questo perchè l’Unione europea non digerisce che si utilizzino i nomi delle cultivar per le denominazioni d’origine. E questo il progetto del Comitato promotore per l’Oliva Taggiasca Dop, costituitosi il 14 giugno 2016, che vede tra i principali sostenitori alcune industrie oltre che le associazioni Coldiretti e Cia delle province di Savona e Imperia. Il Comitato promotore, col beneplacito del Consorzio Dop Riviera ligure, si sarebbe fatto attore di iniziative esplorative sia presso la Regione Liguria sia presso il Ministero delle politiche agricole per dare corso al progetto di due DOP, senza però avviare consultazioni e dibattiti sul territorio.
Nel frattempo alcuni agricoltori e frantoiani liguri, venuti a conoscenza del progetto, si sono costituiti nel Comitato Salva Taggiasca, nato l’l1 luglio 2016, per evitare che la denominazione Taggiasca sia sostituita con Giuggiolina. Sono quindi partite lettere incrociate di accuse di non voler tutelare gli interessi del territorio e degli agricoltori. Il Comitato Taggiasca Dop si farebbe forte di alcuni vasetti di olive in salamoia, non confezionate in Liguria, per evidenziare il rischio che la varietà possa perdere le sue radici territoriali, dando luogo a una competizione sul prezzo che nuocerebbe alla Regione. Il Comitato Salva Taggiasca replica sostenendo che si tratta del tentativo di pochi operatori di appropriarsi, tramite una Dop, del nome Taggiasca. Polemiche e dibattiti infuocati che hanno già provocato le prime defezioni nel Comitato Taggiasca Dop, come quella dell’associazione dei frantoiani Aifo.
Nel frattempo il Ministero delle politiche agricole ha informato le parti in causa che il cambio di denominazione è possibile «su richiesta e con l’avvallo della Regione competente, che nel frattempo si presume sia riuscita a promuovere un accordo tra le parti interessate». Accordo al momento inesistente.
Fonte: Italia Oggi