Crisi climatica. I dazi di Trump si abbattono su un settore che già conta 4 miliardi di perdite per eventi estremi in Italia e 45 miliardi in UE
La crisi climatica ha provocato danni per 45 miliardi di euro in Ue nell’ultimo anno e l’Italia è tra i paesi più colpiti. Lo certifica un rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) sui costi degli eventi meteo estremi, pubblicato il 2 luglio.
Alluvioni, ondate di calore e temporali (resi sempre più frequenti e violenti dal riscaldamento globale) non fanno solo tanti morti, ma hanno anche pesanti conseguenze sull’economia, soprattutto nel settore primario. Che si aggiungono a quelle indotte dai dazi di Trump.
A dirlo è anche l’Ufficio parlamentare di bilancio, che stima in 4 miliardi (lo 0,2 del Pil) l’impatto della crisi climatica per l’Italia nel 2024 e avverte che, se non faremo nulla, nel 2050 si arriverà a 100 miliardi (5% del Pil).
Ancora non esiste un calcolo dei decessi dovuti alle temperature estreme dei giorni scorsi. Dal 1980 al 2023 hanno superato i 245mila in Europa, secondo l’Eea. Solo nell’estate 2022 l’Istituto globale di salute di Barcellona ne ha contati 68mila, di cui 13mila in Italia. Un decesso su due «non si sarebbe verificato senza il riscaldamento indotto dall’uomo», ha affermato l’istituto.
Quest’anno il termometro ha battuto nuovi record. Già nel 2024 la temperatura media in Italia ha superato per la prima volta la soglia critica di più 1,5 gradi rispetto al periodo preindustriale.
SUI COSTI stimati dall’Eea, lo Stato con le maggiori perdite economiche dovute alla crisi climatica nel periodo 1980-2023 è la Germania con 180 miliardi. Seguono Italia (135 miliardi), Francia (130), Spagna (97) e Polonia (20).
Il settore più colpito è l’agricoltura, che rappresenta il 27% del Pil italiano, per un valore aggiunto di 38,2 miliardi.
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Fonte: Il Manifesto