Da chi continua il proprio trend di crescita al ritmo del +10% l’anno a chi invece dimostra insospettate doti di resilienza. Il polo degli spumanti del Nord Ovest sta dimostrando di ribattere colpo su colpo alle insidie del mercato.
Non sembra subire battute d’arresto né rallentamenti il processo di crescita dello spumante metodo classico Alta Langa Docg. Un prodotto antico (il primo metodo classico in Piemonte fu realizzato da Carlo Gancia a metà dell’Ottocento) ma che solo in tempi recenti ha conosciuto una importante fase di riscoperta prima e di affermazione poi.
«Abbiamo ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011- spiega il presidente del Consorzio Alta Langa Docg, Giovanni Minetti – e da lì è iniziato un percorso virtuoso. Agli inizi, alla prima vinificazione de11996, io c’ero ed ero direttore di Fontanafredda e i produttori erano sette. Oggi siamo un centinaio di cui 90 associati al consorzio. Abbiamo 490 ettari di vigneto e nel 2024 abbiamo venduto oltre due milioni di bottiglie. Ma abbiamo un potenziale molto maggiore visto che in affinamento (servono almeno 3o mesi prima di andare sul mercato) ci sono attualmente 3,2 milioni di bottiglie.
Non abbiamo fretta e siamo contenti di mantenere il nostro passo che da dieci anni almeno ci vede crescere del 1o% l’anno. Non abbiamo problemi di dazi perché il nostro spumante è venduto per l’85% in Italia e al 60% in Piemonte. E i nostri obiettivi per il futuro sono allargare la produzione piantando nuovi ettari di vigneto e diversificare i mercati, prima in Italia e poi all’estero».
[…]
Fonte: Il Sole 24 Ore


