Il Giornale di Vicenza

Nel nostro Paese il formaggio è una sorta di istituzione: ogni regione conta innumerevoli prodotti caseari di prestigio ottenuti nel rispetto di una tradizione secolare, fatta di ingredienti genuini e maestria artigiana. Molte di queste eccellenze sono a marchio DOP, IGP e STG, dall’Asiago DOP al Gorgonzola DOP, dal Parmigiano Reggiano DOP al Taleggio DOP. Ed anche se molti lo considerano più che altro un peccato di gola, in realtà il formaggio, oltre ad essere buono, è un alimento dotato di proprietà nutrizionali non trascurabili. Primo perché è ricco di sali minerali, in prevalenza calcio e fosforo, poi perché ha proteine dall’alto valore biologico

, accanto ad una buona percentuale di vitamine (principalmente A, D, E e K). Si tratta di un alimento adatto a tutte le età, con la precisazione che a detta dei nutrizionisti per i bambini sono da preferire i formaggi non fermentati, mentre per gli anziani sono più indicati i formaggi a basso tenore di grasso come quelli ottenuti dal latte parzialmente scremato, che offrono anche una migliore digeribilità. Per gustare al meglio qualunque tipo di formaggio non va trascurato il servizio. Il prodotto andrebbe lasciato per circa mezzora fuori dal frigo, in modo da consentirgli di riacquistare tutto il suo aroma. Ricordiamoci poi che la crosta non va mai tolta e ogni prodotto caseario vuole il coltello adatto: nel caso del Grana Padano DOP, ad esempio, si usa quello con la lama a goccia. Per l’abbinamento dei pane al formaggio vige la regola generale che a un formaggio delicato si affianca un pane bianco.

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