Uno studio dell’Università Roma Tre analizza le dinamiche economiche dei comuni con Indicazioni Geografiche del settore vitivinicolo, concentrandosi sulle performance delle esportazioni di vino.
Le Indicazioni Geografiche (IG) hanno un impatto sulle dinamiche delle esportazioni locali? Questo documento – realizzato da Mara Giuà, Luca Salvatici e Cristina Vaquero-Piñeiro dell’Università Roma Tre in collaborazione con Roberto Solazzo del CREA, Centro di ricerca per le politiche agricole e la bioeconomia di Roma – utilizza un set di dati georeferenziato a panel e un approccio quasi sperimentale basato sui metodi Propensity Score Matching e Difference in Differences.
Nello specifico, lo studio si concentra sull’impatto del sistema europeo delle IG sulle dinamiche delle esportazioni del settore vinicolo dei comuni italiani.
I risultati suggeriscono che le IG hanno un impatto positivo sulle performance delle esportazioni di vino. Inoltre, l’impatto positivo delle IG si riversa sull’intero settore agroalimentare: prendendo come parametro di riferimento comuni simili non IG, i comuni IG hanno registrato un aumento maggiore del valore, del volume e del valore unitario delle esportazioni sia nel settore vinicolo che in quello agroalimentare complessivo.
L’impatto positivo coinvolge sia i flussi commerciali extra-UE che intra-UE ed è confermato per le aree rurali così come per i comuni appartenenti a regioni con istituzioni deboli.