I tre consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico chiedono al Governo di avviare la procedura di infrazione contro la Slovenia, che con una legge del luglio scorso ha dato l’ok alla produzione e alla commercializzazione di un suo “aceto balsamico”

La richiesta è stata avanzata ieri, nel corso di un’audizione informale alla commissione Agricoltura della Camera. A rischio, dicono i Consorzi, c’è un mercato da 1,2 miliardi di euro, di cui l’export genera oltre il 90%.

Le difficoltà per l’Aceto Balsamico Tradizionale DOP e per quello IGP erano già cominciate nel 2019, quando una sentenza della Corte di Giustizia sollecitata dalla Germania – stabilì che le parole “aceto” e “balsamico“, essendo nomi comuni, non hanno tutela come IGP nel loro complesso.

La sentenza europea non aveva però escluso che i nomi non avessero valore evocativo, dunque ingannevole. Poi, a luglio scorso, è stato il turno della norma introdotta nell’ordinamento sloveno: secondo l’Italia, si tratta di una legge in violazione di quanto dettato dall’articolo 24 del Regolamento europeo n51/12, che impegna tutti gli Stati membri a non adottare denominazioni di vendita ambigue, ingannevoli o confondibili con le DOP e le IGP riconosciute nella Ue.

Il nostro Paese aveva già fatto presente a Bruxelles le proprie rimostranze sul caso sloveno, ma poiché la Commissione Ue non si è mai espressa sul documento inviato – ha ricordato il direttore del Consorzio di tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, Federico Desimoni – la procedura si è chiusa determinando, di fatto, l’entrata in produzione del prodotto commercializzato in Slovenia e venduto con la stessa dicitura italiana.

La diatriba sull’Aceto Balsamico si va ad aggiungere a quella sul Prosecco, che sempre in questi giorni vede l’Italia impegnata a Bruxelles per difendere la produzione di bollicine nazionali dagli attacchi del Prosek croato. “Sono mesi che si stanno verificando attacchi al sistema delle DOP e delle IGP, minandone la stabilità – ha detto la presidente del Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, Mariangela Grosolila Commissione europea per ora non ha preso posizione, ma ci auguriamo che intervenga quanto prima per riportare ordine e ribadire la priorità della tutela dei prodotti a denominazione tutelata”.

La battaglia dei Consorzi del Balsamico ha già raccolto anche il sostegno di OriGin Italia: “La decisione della Slovenia di emanare una legge nazionale che autorizza la produzione di un aceto definito balsamico è in pieno contrasto con i principi e i regolamenti europei ha detto il suo presidente, Cesare Baldrighi – è necessario contrastare l’ennesimo attacco al sistema di tutela delle DOP e delle IGP”.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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