La Nazione – Siena

Una certificazione su ogni bottiglia per dimostrare l’impatto zero della produzione sul territorio d’origine. E’ il risultato del progetto che ha ha come presupposto la riduzione delle emissioni dei gas-serra e la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica e si pone come obiettivo la riduzione o la compensazione delle emissioni di Co2 derivanti dalle tre fasi su cui si articola la produzione della DOP Vino Nobile di Montepulciano (agricola, aziendale e di trasporto). L’iniziativa ha come garante scientifico l’Università «G. Marconi» di Roma

mentre i partner e ideatori sono il Comune di Montepulciano, il Consorzio del Vino Nobile e la sezione italiana dell’Ises (International Solar Energy Society, la principale associazione tecnico-scientifica del nostro paese per la promozione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili). Anche la Provincia di Siena e la Regione Toscana hanno messo il sigillo su questa iniziativa che a circa tre mesi dal suo lancio è ora nella fase di raccolta dati. «L’impegno del Consorzio e del Comune in questa direzione – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – non è nuovo e già in passato abbiamo dato vita a iniziative di questo tipo senza contare le tante attività che le singole cantine svolgono con investimenti mirati proprio al risparmio energetico e ambientale».

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