monte veronese

Giovanni Roncolato, presidente del Consorzio di tutela Formaggio Monte Veronese DOP racconta la storia del consorzio, le caratteristiche del formaggio e le prospettive di crescita.

Nato negli anni ’80 per valorizzare un prodotto tipico delle malghe scaligere, il Consorzio di tutela Formaggio Monte Veronese DOP unisce oggi otto produttori artigiani. Tutti rispettano un disciplinare severo, che impone l’uso esclusivo di latte della Lessinia, area compresa tra la Statale 11, il Monte Baldo e i confini con Trento e Vicenza. Il presidente Giovanni Roncolato guida la filiera con l’obiettivo di promuovere un formaggio che rappresenta la storia, la cultura e la genuinità del territorio.

Presidente, com’è nato il consorzio e qual è la sua funzione oggi?
Il consorzio è nato negli anni ’80 per volontà di Giacomo Lavarini, che riunì i produttori della Lessinia. Allora erano molti di più, oggi siamo rimasti in otto, tutti artigiani. Produciamo seguendo regole precise, controllate da un ente terzo come il CSQA, e utilizziamo solo latte locale. La DOP definisce l’area di provenienza e garantisce la qualità del prodotto, che rientra tra le 55 denominazioni di origine protetta italiane.

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Avete però intenzione di farlo conoscere sempre di più anche fuori Verona.
È il nostro obiettivo. Oggi raccogliamo solo un quarto del latte prodotto in Lessinia: c’è quindi margine per crescere. Servono nuovi canali di vendita e una valorizzazione corretta del prezzo, perché solo mantenendo un giusto valore economico le aziende possono continuare a vivere. Il Monte Veronese è un prodotto di nicchia, ma con un potenziale enorme anche fuori dai confini regionali.

Partecipate spesso a fiere e manifestazioni: quanto conta la promozione?
Moltissimo. Siamo presenti a eventi come Cibus, TuttoFood e Caseus Veneti, oltre che a iniziative locali come Hostaria o le degustazioni nelle scuole e nelle piazze. Facciamo conoscere il formaggio e il suo valore educativo, soprattutto ai bambini, che oggi consumano meno latte ma devono riscoprirne l’importanza.

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Fonte: veronaeconomia.it