A Roma la 25esima edizione del World Travel & Tourism Council, nell’occasione sono intervenuti la Premier Meloni e il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: il Turismo DOP un’opportunità per il nostro Paese.
Roma si è confermata capitale mondiale del turismo con l’apertura del Global Summit del World Travel & Tourism Council (WTTC), che per la prima volta nella sua storia ha scelto l’Italia come sede. All’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, l’evento inaugurale ha visto la presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei ministri Francesco Lollobrigida e Daniela Santanchè, e di oltre mille delegati internazionali.
Nel suo intervento Giorgia Meloni ha ricordato che il turismo vale il 13% del PIL nazionale, sottolineando il valore strategico del comparto: “Il turismo è uno straordinario generatore di ricchezza oltre ad essere uno degli strumenti principali con cui il popolo italiano parla al mondo della sua identità”.
Il Turismo DOP come leva di crescita
In questo contesto, al centro del dibattito è emerso anche il Turismo DOP, riconosciuto come una delle risorse più innovative e competitive del Made in Italy. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha rilanciato il tema con un post social dedicato: “Il turismo enogastronomico, in particolare quello legato alle nostre DOP e IGP, è una leva strategica per la crescita del nostro Paese. L’Italia è prima al mondo per numero di IG con 893 prodotti e un valore alla produzione di oltre 20 miliardi di euro: numeri che rendono cibo e vino ambasciatori del Made in Italy e strumenti di sviluppo per territori e comunità”.
Secondo il Masaf, le Indicazioni Geografiche non solo garantiscono qualità e autenticità, ma rafforzano il legame tra prodotto e territorio, trasformando l’esperienza turistica in un viaggio culturale unico.
Lollobrigida: “Un attrattore straordinario per l’Italia”
Durante il suo intervento, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha evidenziato il ruolo centrale del turismo legato al cibo e al vino di qualità:
“Abbiamo registrato in dieci anni una crescita del 175% dell’attrattore legato alla nostra gastronomia, all’enoturismo, all’oliturismo, alla qualità dei nostri prodotti. L’Italia è la nazione con più Indicazioni Geografiche al mondo, 893, e questo non è protezionismo ma la protezione di una storia millenaria fatta di contaminazioni e tradizioni che hanno reso unica la nostra cucina. Il Turismo DOP è un modello di sviluppo che unisce identità, economia e cultura, rendendo l’Italia un attrattore straordinario e competitivo su scala globale”.
Il Ministro ha inoltre ricordato la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale UNESCO, sottolineando come il valore della convivialità, della biodiversità agricola e della cultura alimentare rappresentino non solo un tratto identitario, ma anche una chiave di benessere e sostenibilità.
Santanchè: “Il turismo, un pilastro dell’economia”
Il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha ribadito il ruolo del comparto come driver fondamentale: “Il fatto che un evento così prestigioso si tenga per la prima volta in Italia è segno della ritrovata centralità del nostro Paese nel panorama turistico mondiale”. Santanchè ha ricordato che il settore genera oltre 3 milioni di posti di lavoro, con un impatto diretto significativo su PIL e occupazione.
Un’Italia che parla al mondo
La presenza congiunta di Meloni, Lollobrigida e Santanchè al Summit WTTC ha confermato la volontà del Governo di presentare il turismo italiano come modello integrato, dove cultura, paesaggio, innovazione e Indicazioni Geografiche si intrecciano per creare valore.
Il Turismo DOP si afferma così come uno dei volani principali per il futuro del settore: un’occasione non solo economica, ma anche culturale e sociale, in grado di rafforzare il legame tra territori, comunità e visitatori da tutto il mondo.
Valore strategico del turismo DOP
L’Italia è leader mondiale per prodotti a Indicazione Geografica: conta circa 888 prodotti DOP/IGP certificati, un patrimonio unico di tipicità agricole e vitivinicole. Il valore produttivo complessivo di queste filiere supera i 20 miliardi di euro. Ogni prodotto a IG è un «ambasciatore del nostro saper fare», veicolando culture, tradizioni e paesaggi locali sui mercati globali. Le autorità sottolineano che il turismo enogastronomico legato alle IG è una risorsa strategica per lo sviluppo dell’economia e delle comunità rurali. Ad esempio, i dati riportati dal 1° Rapporto Turismo DOP (Fondazione Qualivita, 2025) evidenziano:
- Consistenza delle filiere: in Italia sono registrate 888 Indicazioni Geografiche (DOP e IGP).
- Valore economico: il valore alla produzione del comparto IG supera i 20 miliardi di euro, con un export di circa 11,6 miliardi.
- Presenza sul territorio: il Rapporto censisce 585 attività turistiche promosse da 361 consorzi di tutela e collegate a 597 prodotti DOP/IGP. Le iniziative includono percorsi enogastronomici, Strade del vino, musei del cibo, fiere ed eventi (oltre 235 manifestazioni dedicate) e infrastrutture permanenti per l’accoglienza nelle aree rurali.
- Normativa e tutela: il nuovo Regolamento UE 2024/1143 riconosce ai consorzi IG un ruolo attivo nello sviluppo turistico locale, evidenziando come il turismo DOP possa offrire esperienze profonde, sostenibili e autentiche, basate sul legame fra prodotto e territorio.
Nel suo insieme, il quadro disegnato dai dati conferma il valore strategico del turismo DOP: si tratta infatti di «un comparto in espansione e strategico per il Paese», capace di valorizzare le produzioni tipiche e rafforzare le economie locali.
Opportunità e prospettive
In questo contesto, il Ministero dell’Agricoltura ha rilanciato i numeri chiave del turismo DOP: l’Italia è prima al mondo per numero di IG (circa 893 prodotti) e vanta un valore alla produzione del settore superiore ai 20 miliardi di euro. Il turismo enogastronomico legato a queste produzioni è considerato dal Governo una leva di crescita fondamentale. Come ha sottolineato il ministro Lollobrigida, «il fenomeno del turismo legato alle DOP e IGP è un’opportunità che dobbiamo cogliere, rendendolo una leva strategica per la tutela e la crescita dei nostri territori».
Il 1° Rapporto sul Turismo DOP, presentato il 25 giugno 2025 a Roma alla presenza dei ministri Lollobrigida e Santanchè, offre un’analisi completa del fenomeno. Il Rapporto conferma che sono attive 585 iniziative di turismo DOP, promosse da 361 consorzi e collegate a 597 prodotti certificati. I dati sottolineano che il turismo DOP genera esperienze autentiche e sostenibili, costruite sul legame fra prodotto, tradizione locale e innovazione.
Il Summit di Roma ha dunque consacrato il Turismo DOP come elemento chiave dell’offerta italiana. Con quasi 900 produzioni IG e migliaia di imprese agricole pronte ad accogliere visitatori, l’Italia dispone di un motore di crescita integrato, nel quale cibo e vino DOP fungono da ambasciatori del Made in Italy e strumenti di sviluppo per i territori . La partecipazione al Summit del Presidente Meloni e dei ministri Santanchè e Lollobrigida testimonia l’attenzione del Governo verso questo segmento strategico e verso uno sviluppo sostenibile e integrato del territorio.
Fonte: Fondazione Qualivita