Non solo traino per il turismo DOP, Acetaie Aperte a Modena stringe sinergie con lirica e motori.
Ogni anno visitano le acetaie tra i 150mila e i 200mila turisti e il 62% degli italiani dichiara di essere interessato a un’esperienza legata all’aceto balsamico. Il giro d’affari dell’Igp vale un miliardo, per il 93% generato all’estero
Acetaie Aperte, la sola ultima domenica di settembre non bastava più: la 24esima edizione cresce e si allarga al resto della settimana, dal 26 settembre al 4 ottobre. Centrali rimangono le visite alle acetaie, con i produttori del Balsamico Dop e Igp che il 28 apriranno le porte al pubblico, sempre più numeroso e curioso di scoprire i segreti dell’oro nero di Modena.
Saranno 45 le acetaie aderenti che offriranno degustazioni dei diversi tipi di aceto sia in purezza che in abbinamento a prodotti tipici del territorio. Ma in realtà le visite si svolgono tutto l’anno e coinvolgono tra i 150mila e i 200mila turisti, di cui circa l’80% sono stranieri.
Sinergie con musica e motori
La collaborazione con le altre eccellenze modenesi si aprirà anche alla musica: venerdì sera è prevista la rappresentazione de “La Bohème” di Puccini a cura del Teatro Comunale di Modena Pavarotti-Freni, e sarà solo uno dei momenti dedicati alla lirica. La chiusura del 4 ottobre – con una cena di gala – si terrà invece al Museo Enzo Ferrari, all’insegna della Motor Valley.
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Un tesoro da un miliardo di euro
C’è sempre più consapevolezza di come il turismo enogastronomico possa essere il motore di molti territori e tra questi di certo c’è Modena con il suo “oro nero”, che oggi viene commercializzato in oltre 130 Paesi nel mondo, con l’export dell’Igp che copre il 93% dei 95 milioni di litri l’anno prodotti. E’ un prodotto che negli ultimi anni è riuscito a mantenere i livelli raggiunti dopo una forte crescita, con il fatturato alla produzione che si attesta a circa 380 milioni di euro e quello al consumo che vale intorno al miliardo.
«Quella di Modena è la provincia italiana con maggior numero Dop e Igp a livello nazionale, e una delle più incisive dell’intero comparto food. Pertanto Acetaie Aperte si conferma vetrina per il Balsamico Dop e Igp, ma non solo. Anche come strumento per promuovere l’intero territorio modenese: la “Settimana Balsamica” aspira infatti a coniugare tutti gli asset strategici del turismo modenese, dall’agroalimentare al sito Unesco, dal Belcanto all’automotive – ha affermato Mariangela Grosoli, vicepresidente de Le Terre del Balsamico, il Consorzio di secondo grado che organizza l’evento di cui fanno parte il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop –. Nel corso degli anni c’è stato un innalzamento della qualità dell’offerta da parte delle aziende per Acetaie Aperte, e parimenti un accrescimento dell’interesse da parte del pubblico. Anche per questo motivo, la manifestazione è stata ripensata per dare una opportunità di scelta più ampia per i visitatori».
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Fonte: Il Sole 24 Ore


