Giorgia Favaro, a.d. McDonald’s Italia, racconta i piani di espansione del colosso fast food. Buona anche la performance dei canali McDrive, McDelivery e del Take away
L’a.d. Giorgia Favaro lo aveva sottolineato nelle scorse settimane: l’Italia è per McDonald’s un paese chiave, al centro di un piano di crescita importante. A quasi 40 anni dall’inaugurazione del primo ristorante nella Penisola, il colosso della ristorazione rapida vuole continuare a crescere, grazie a «un modello che coniuga accessibilità, gusto e innovazione» e a un rapporto «solido» con i licenziatari e con il settore agroalimentare.
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I prodotti Dop e Igp avranno spazio anche in futuro nei vostri menù?
Assolutamente sì, perché rappresentano l’eccellenza della tradizione agroalimentare italiana e ci permettono di costruire un legame autentico con il territorio. Dal 2008, con l’ingresso del Parmigiano Reggiano Dop come primo prodotto certificato, abbiamo avviato un percorso virtuoso che ci ha portato a integrare ben 24 ingredienti Dop e Igp nei nostri ristoranti.
È un modo concreto per avvicinare queste eccellenze anche alle nuove generazioni, diffondendone la conoscenza oltre i confini regionali e rendendole accessibili a tutti. Abbiamo inoltre scelto negli anni di collaborare con filiere in difficoltà, come nel caso del Pomodoro di Pachino Igp o della Pera dell’Emilia-Romagna Igp. Iniziative che hanno avuto ottimi riscontri e che, in alcuni casi, hanno contribuito a rilanciare intere produzioni locali.
Queste collaborazioni virtuose sono rese possibili grazie al lavoro con i consorzi di tutela, ma anche grazie al supporto di partner strategici come Origin Italia e Fondazione Qualivita. Il dialogo costante con il Ministero dell’Agricoltura è un ulteriore elemento chiave che ci consente di agire in modo coordinato e responsabile.
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Fonte: Italia Oggi.it