L’intervento del presidente Mazzetti (Consorzio Aceto Balsamico di Modena Igp): «Una volta ottenuto il riconoscimento Unesco per il Balsamico, l’oro nero del nostro territorio acquisterà maggiore consapevolezza e diffusione nel mondo»
Anche Cesare Mazzetti, presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena lgp (e presidente di Fondazione Qualivita), interviene all’indomani dell’annuncio, da parte del consigliere regionale Gian Carlo Muzzarelli, della risoluzione presentata dallo stesso Muzzarelli alla Giunta della Regione Emilia-Romagna, «chiedendo di sostenere concretamente la ripresa dell’iter per la candidatura Unesco della tradizione dell’aceto balsamico».
«Il nostro Consorzio – rileva Mazzetti – supporta e sta partecipando attivamente alla predisposizione dei materiali e delle documentazioni necessarie per la presentazione della candidatura della tradizione del Balsamico quale patrimonio immateriale dell’Unesco, insieme ai due Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia e alla Consorteria di Spilamberto.
La cultura dell’aceto balsamico è radicata da secoli nella storia delle terre modenesi ed emiliane, tanto da averle caratterizzate: ha riflessi nelle tradizioni (le batterie che vengono acquistate alla nascita di un figlio e poi passate in dote, e poi in eredità), ma anche nell’architettura, con i sottotetti costruiti tenendo conto delle esigenze delle acetaie».
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Fonte: Il Resto del Carlino