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L’intervista a Lamberto Frescobaldi, Presidente dell’Unione italiana vini

“Quello della maggiore produzione di vino è un primato che lasciamo volentieri alla Francia. Nessuno in Italia si straccia le vesti né tantomeno in Francia stanno brindando. Anzi. Il nostro vero timore, in questo momento, è che il calo produttivo italiano risulti alla fine minore di quanto stimato. Sarebbe preoccupante perché il raccolto 2023 è cominciato col più alto livello di giacenze di sempre. E` come se avessimo in cantina una vendemmia in più. Insomma, non è il vino che manca ma il mercato”.

Nell’analisi del presidente dell’Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi c`è tratteggiato tutto il complesso momento del vino e non solo di quello italiano. D’altro canto, anche i “primatisti mondiali” francesi hanno più di una difficoltà visto che appena qualche mese fa hanno avviato un significativo piano di estirpazione dei vigneti nell’area di Bordeaux e già sono ricorsi alla distillazione di crisi.

“La legge francese è per giunta molto dura – aggiunge Frescobaldi – e punta a rottamare tra i io e i 2omila ettari di vigneti. Inoltre, sui terreni oggetto di espianto non si potrà ripiantare vigna per venti anni”.

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Fonte: Il Sole 24 Ore

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