Durante la presentazione del 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del MASAF, è stata presentata la case history delle video esperienze didattiche del Consorzio Grana Padano DOP.

Presentata da Mirella Parmeggiani, responsabile marketing e pubbliche relazioni del Consorzio per la tutela del formaggio Grana Padano, che ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti molto più di un semplice strumento informativo. Si tratta, infatti, di un progetto che riflette una trasformazione profonda nel ruolo del Consorzio, che da ente preposto alla tutela si propone oggi anche come promotore attivo di turismo culturale ed enogastronomico, in linea con il nuovo regolamento comunitario che attribuisce ai consorzi un ruolo centrale nella valorizzazione delle indicazioni geografiche.

Il cuore della video esperienza è un centro esperienziale dedicato al Grana Padano DOP, che unisce tradizione, innovazione e coinvolgimento attivo dei visitatori. Il progetto, attualmente in fase di valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, prevede la realizzazione del Grana Padano Experience Center, una struttura innovativa situata sulle sponde del Lago di Garda, un’area strategica con un flusso annuo di oltre 50 milioni di turisti. Si tratta del primo centro esperienziale in Italia dedicato a un prodotto food, concepito come un punto di riferimento per la didattica, la formazione e la promozione territoriale.

Il progetto ha anche una forte valenza di marketing territoriale. Grazie alla sua posizione strategica e alla qualità dell’offerta esperienziale, il Grana Padano Experience Center diventerà un polo attrattivo per il turismo culturale ed enogastronomico, capace di generare un impatto positivo sull’economia locale e di rafforzare il legame tra prodotto, territorio e comunità.

Il 1° Rapporto Turismo DOP

Basato su indagini dirette e sull’esame di fonti istituzionali, il 1° Rapporto sul Turismo DOP offre un’analisi aggiornata e organica del turismo legato alle Indicazioni Geografiche in Italia. Con 585 attività – promosse da 361 Consorzi di tutela e che coinvolgono 597 prodotti DOP IGP –, 87 normative di riferimento, oltre a una selezione dei principali studi scientifici e dati di settore, il report delinea un quadro completo del fenomeno a livello nazionale e locale.

I 235 Eventi registrati nel 2024 si confermano l’ambito più dinamico del Turismo DOP, con iniziative consolidate come Caseifici Aperti o degustazioni guidate in cantina, insieme a nuove proposte come festival culturali ed eventi sportivi legati ai prodotti DOP IGP e ai territori. Si aggiungono 188 Infrastrutture permanenti, fondamentali per offrire esperienze immersive e durature legate ai prodotti IG: Strade del vino e dei sapori — riconosciute dalle Regioni — musei del cibo, spazi didattici e patrimoni culturali fruibili, che testimoniano il profondo legame storico e culturale tra le IG e i luoghi di origine. Il report mappa anche 130 elementi di Valorizzazione, riconoscimenti ufficiali delle zone di origine dei prodotti DOP e IGP: patrimoni Unesco (come le Colline del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano o l’Arte dei muretti a secco), Paesaggi rurali storici riconosciuti dal Masaf, parchi regionali e nazionali gestiti dal Ministero dell’Ambiente che rappresentano l’interconnessione tra eccellenza produttiva e valore ambientale. Completano il quadro delle attività le 32 azioni specifiche di In-formazione — tra convegni, pubblicazioni, attività formative e di comunicazione — che hanno l’obiettivo di migliorare l’offerta turistica legata alle DOP IGP e promuovere efficacemente le iniziative.

Fonte: Fondazione Qualivita

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