Il Sole 24 Ore
Un cambio di passo per l’Europa, oggi considerata troppo lontana dal mondo produttivo, che invita a correre ma a «gambe legate», e non dà fiato all’industria bloccandola in particolare nella competizione sui mercati internazionali. È la richiesta forte emersa ieri, a pochi giorni dalle elezioni europee, nel faccia a faccia tra imprese italiane, mondo del lavoro e università con Martin Schulz candidato alla presidenza della Commissione
europea per S&D (Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici). Nel parterre dei candidati della circoscrizione (era presente anche Lorenzo Guerini, vice segretario del Pd) Paolo De Castro, presidente uscente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo che con Schulz (presidente dell’Europarlamento) ha lavorato sodo per condurre al traguardo una riforma della Politica agricola comune, meno penalizzante rispetto al testo della Commissione. A Verona, città simbolo del Nord Est, cuore pulsante del mondo produttivo nazionale, e patria dell’agroalimentare made in Italy, «celebrato» come motore della rinascita dallo stesso premier Matteo Renzi in occasione della recente fiera agricola, la politica agroalimentare, l’unica veramente europea, è stata dunque in primo piano.