Il Prosciutto di Parma DOP vara una politica ambientale finalizzata a sostenere gli associati al Consorzio per supportarli nella transizione ecologica
Il Consorzio del Prosciutto di Parma scende direttamente in campo per contribuire al percorso verso la transizione ecologica non solo dei 130 suoi associati ma anche dell’intero settore dei crudi italiani. E lo fa con un progetto pluriennale, avviato nel 2022 con l’obiettivo di definire una politica ambientale al servizio dei produttori.
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Avviato e realizzato insieme al Politecnico di Milano, il progetto consortile ha raggiunto da pochi mesi il suo primo step: lo sviluppo di un software – il primo in assoluto pensato per un prodotto DOP – che permette alle aziende di uniformare e sistematizzare le procedure di calcolo e riduzione della loro impronta ambientale. Attraverso questo software, sviluppato da Enersem e verificato da Csqa i produttori possono ricevere sia la valutazione delle proprie prestazioni ambientali sia le indicazioni tailor made per ridurre l’impronta ambientale.
Il software è il risultato di un lavoro, durato oltre due anni, di “mappatura” dello status quo, a partire dal calcolo dell’impronta ambientale del comparto tramite la metodologia ufficiale Pef (Product Environmental Footprint) applicata su una cinquantina di aziende e validata dall’organismo di certificazione Csqa.
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Fonte: GDO Week