Corriere della Sera
Gli allevamenti bresciani sono tra i grandi fornitori di carne suina per il Prosciutto di Parma DOP e perciò sono legati a filo doppio al destino del consorzio. Se l’etichetta Dop continua a perdere redditività (-6% sul trimestre precedente, -20% sul 2012), anche il distretto suinicolo di Brescia ne soffre. Diverso il trend dei prosciutti non tipici che si ricavano dalla lavorazione di cosce senza marchio: hanno chiuso l’ultimo trimestre con il segno più (+10,1%). Un dato che però «non è positivo perché si tratta di prosciutti d’importazione», che scavalcano i prodotti Dop