Le quotazioni dei vini alla fine del 2015 indicano una crescita del +8% per i DOP sfusi sul 2014, con i bianchi (+11%) che mostrano risultati migliori dei rossi (+6%). Crescita che compensa il calo del -8% dei vini IGP sfusi, con un –9% per i banchi e un -7% per i rossi. Ecco quanto emerge dagli ultimi dati Ismea, analizzati da WineNews, alla vigilia delle Anteprime delle nuove annate delle denominazioni top italiane.
Così, in assoluto, tra i vini rossi, si evidenzia una “top 10” divisa tra Toscana, Veneto e Piemonte, con Brunello di Montalcino DOP in vetta alla classifica con un aumento consistente (+13,5%) rispetto al 2014, seguito da Amarone della Valpolicella DOP e Barolo DOP che occupano i restanti gradini del “podio”, staccando sensibilmente le denominazioni seguenti, che mostrano comunque variazioni importanti sul 2014, soprattutto nel caso del Chianti Classico DOP (+35,8%), Barbaresco DOP (21,7%), Nobile di Montepulciano DOP (+20,8%).
Tra i bianchi, invece, la partita è essenzialmente tra Alto Adige e Trentino, con i vini altoatesini che occupano tutte le prime cinque posizioni, dal Traminer aromatico a (444,35 euro a quintale, -1,3%), al Pinot Grigio (270,24 euro, +9,3%), dal Terlano Pinot Bianco (268,55 euro, +11,7%) allo Chardonnay (262,18 euro, +12,4%), fino al Pinot Bianco (257,52 euro, +0,4%). Seguono ancora il Trento DOP – Pinot Nero (231,43 euro, +10,2%), il Cortese di Gavi DOP (227,5 euro, +40,6% la crescita maggiore tra i primi 10 bianchi), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOP (222,33 euro, +8,6%), il Trento DOP (180 euro, stabile sul 2014) e il Trentino DOP – Pinot Grigio (68,01 euro, +1,5). Anche il primato dell’aumento percentuale maggiore tra i vini più importanti è del Prosecco DOP, arrivato a 176,48 euro a quintale, a +51,7%.
Fonte: WineNews.it