Agrisole
Nel 2012 supera la soglia dei 4 milioni e 700mila forme assorbite da una domanda in crescita. L’obiettivo per quest’anno è non creare nuove eccedenze per mantenere elevate le quotazioni. Lo ha detto Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio tutela Grana Padano, all’assemblea straordinaria dei soci che a fine anno ha approvato il nuovo piano di governo della produzione per il triennio 2013-15. Obiettivo dell’operazione è quello di riequilibrare domanda e offerta della seconda DOP italiana per giro d’affari tutelando il reddito dei caseifici, così come è stato fatto per superare le difficoltà di mercato negli ultimi anni con l’autorizzazione del ministero delle Politiche agricole forestali e alimentari. Questa volta, però, il via libera alla misura è arrivato anche dalla UE che recentemente si è aperta a questa possibilità di regolamentare i volumi produttivi. «Il Piano – ha ricordato Baldrighi – è il primo adottato in base alle norme comunitarie sulla programmazione produttiva. Uno strumento per anni richiesto dal sistema dei prodotti DOP e messo a punto con il contributo costruttivo della filiera del Grana Padano e che abbiamo realizzato puntando su equità, lungimiranza, buonsenso ed equilibrio». A guardare al nuovo anno è Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano che mette in guardia da eccessivi incrementi della produzione che i caseifici realizzeranno già dal gennaio, visto che la propensione ai consumi nazionali in genere non è certamente in crescita.